“Dall’indagine condotta dal CNG con l’Istituto Piepoli emerge una forte attenzione della giovani generazioni nei confronti delle elezioni europee. In termini di potenziale propensione ad andare a votare, che, come sappiamo, purtroppo non si trasforma integralmente in affluenza, quella tra i 18 e i 34 anni è la fascia d’età nella quale si registrano dati più elevati, raggiungendo addirittura quota 92% contro, ad esempio, il 57% di attenzione verso le elezioni europee degli over 54”. Lo afferma la Presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani, Maria Cristina Pisani.
“Sul piano, invece, delle ragioni del non voto, a un generale sconforto nei confronti della politica, che non risparmia neanche le giovani generazioni, gli intervistati tra 18 e 34 anni – prosegue Pisani – sono quelli che hanno indicato con maggior forza l’assenza, nel dibattito elettorale, dei temi di loro reale interesse, che li porta a sentirsi trascurati”.
“Questi dati sottolineano la necessità di un maggiore coinvolgimento e attenzione verso le problematiche e le aspettative dei giovani, affinché – aggiunge la Presidente del CNG – la loro partecipazione attiva alla vita democratica non si limiti alla sola intenzione di voto, ma si concretizzi in una loro reale affluenza alle urne.”
“Auspichiamo – prosegue Maria Cristina Pisani – che questi dati possano servire da stimolo, in questi ultimi giorni, per un impegno collettivo maggiormente rivolto ai bisogni delle nuove generazioni, incoraggiando così una sempre maggiore partecipazione giovanile alle elezioni europee”.
“Il diritto di voto è un diritto prezioso, conquistato con grandi sacrifici. È un diritto che molti, prima di noi, non hanno avuto e che non possiamo dare per scontato. Per questo motivo, è essenziale – conclude la Presidente del CNG – che i giovani si rechino alle urne, a partire proprio dalle prossime elezioni europee e facciano sentire la propria voce: solo così potremo insieme costruire un’Europa che risponda alle nostre aspettative”.