Anaao Giovani e le Associazioni ALS e GMI, le tre realtà associative maggiormente rappresentative degli specializzandi medici e sanitari, plaudono alla nota odierna della deputata della Lega Simona Loizzo, Capogruppo in commissione Affari Sociali, in merito allo svolgimento dell’esame di passaggio d’anno per gli assunti con il cosiddetto DL Calabria. Nella nota, la Capogruppo Loizzo chiede formalmente “che il Ministero dell’Università rettifichi e ritiri la circolare che di fatto reintegra l’esame teorico per gli specializzandi di medicina assunti con il Decreto Calabria da sostenere presso i propri atenei, un passo indietro rispetto alla recente normativa che aveva eliminato questo vincolo, trasferendo alle aziende sanitarie, presso cui gli specializzandi prestano servizio, il rilascio di una certificazione che attesta di fatto le competenze acquisite, con l’obiettivo di favorire le assunzioni”.
Come Associazioni non possiamo che condividere pienamente il contenuto della nota, soprattutto in questi in giorni in cui ANAAO ha formalmente inviato ad oltre 300 Direttori, su spinta di altrettanti giovani assunti, una formale diffida in cui si richiede loro di applicare la legge (comma 548-bis dell’art. 1 Legge 145/2018) in cui è scritto che “È sospesa la certificazione delle attività formative da parte del consiglio della scuola di specializzazione”.
Nell’ormai pluriennale lotta alla carenza di personale medico e sanitario negli ospedali pubblici, non possiamo tollerare le continue invasioni di campo da parte di una parte del mondo accademico che, in barba alle normative e con minacce più o meno velate, fa di tutto per impedire l’assunzione di migliaia di giovani medici e sanitari regolarmente vincitori di concorso pubblico a tempo indeterminato.
È intollerabile che il MUR non abbia ancora ritirato una nota che con una interpretazione errata e fantasiosa “invita” i Direttori di scuola a far sostenere comunque l’esame di passaggio d’anno, ultimo “deterrente” per convincere i giovani professionisti a desistere da una assunzione a tempo indeterminato. Tutte queste invasioni di campo derivano dalla mancanza di una riforma strutturale di una formazione-lavoro per gli specializzandi medici e sanitari: l’unica soluzione è riformare la formazione, archiviando l’impianto attuale con un contratto di formazione–lavoro istituendo i learning hospital, con specializzandi che hanno i diritti e i doveri dei dirigenti ospedalieri in un contratto incardinato nel CCNL con retribuzione e responsabilità crescenti. Infine, è fondamentale e urgente una retribuzione per gli specializzandi d’area sanitaria, i quali sono accomunati ai medici specializzandi nei doveri formativi ma sono profondamente discriminati nei diritti e soprattutto nella totale assenza di retribuzione.
Ribadiamo ai giovani colleghi assunti e in procinto di assunzione che siamo al loro fianco nella verifica del rispetto della normativa nazionale che prevede la totale sospensione teorica e pratica delle certificazioni delle competenze acquisite e chiediamo nuovamente alla Ministra Bernini di essere ricevuti per sbloccare questa incresciosa situazione. Ricordiamo infine che la stessa Bernini il 5 agosto ha dichiarato pubblicamente che la sua disponibilità al confronto “con i rappresentanti delle associazioni di categoria è totale”. Peccato però che a una nostra formale richiesta di incontro non è pervenuta alcuna risposta e ci auguriamo che la disponibilità al confronto sia reale e fattiva acconsentendo a un incontro urgente e risolutivo.