Esposto al Prefetto di Messina da parte di 55 cittadini verso il Sindaco Cateno De Luca

Messina. 55 cittadini e 3 movimenti e associazioni (+Europa, Italia Nostra, messinAccomuna) hanno inviato alla Prefettura e per conoscenza al Governo nazionale, al Governo regionale e alla Procura della Repubblica di Messina un esposto affinché vengano verificate le eventuali reiterate violazioni delle norme sul divieto di assembramento e sulle restrizioni alla mobilità da parte del Sindaco di Messina, Cateno De Luca. 

Ill.ma Dott.ssa Prefetta,

con la presente i sottoscritti firmatari, associazioni e cittadini preoccupati per il messaggio  distorto e fuorviante di impunità derivante dalle condotte del Sindaco De Luca, che appaiono in molti casi deliberatamente ordinate a determinare tensioni tra le Istituzioni con finalità di autopromozione politica, espongono quanto segue.

Premesso e considerato che

– con delibera del Consiglio dei Ministri 31 gennaio 2020, è stato dichiarato lo stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili (GU Serie Generale n.26 del 01-02-2020).

– dal mese di febbraio c.a., a causa del dilagare della pandemia COVID-19, il Consiglio dei Ministri ha provveduto a promulgare una serie di provvedimenti contingibili ed urgenti, finalizzati a rallentare i contagi, quali: Decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6 recante “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19” e i relativi Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri di attuazione (Dpcm 8 marzo 2020; Dpcm 9 marzo 2020; Dpcm 11 marzo 2020; Ordinanza del Ministro della Salute 20 marzo 2020; Dpcm 22 marzo 2020; Decreto del Ministro dello Sviluppo economico 25 marzo 2020);

– tra le misure di contenimento più rilevanti vi sono l’obbligo di distanziamento sociale consistente nel mantenere almeno un metro di distanza dalle altre persone; il divieto di spostamenti che non siano caratterizzati dall’urgenza o da fondati motivi; il divieto a ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico, comprese cerimonie religiose; la raccomandazione all’uso di dispositivi di protezione personale (es. mascherine).

– Infine, con d.l. n.19 del 25 Marzo 2020, cui hanno fatto seguito i Dpcm 1 aprile 2020 e Dpcm 10 aprile 2020, è stato espressamente predisposto un sistema di sanzioni per i casi di violazione delle misure urgenti di contenimento. Tra queste si ricorda che all’art. 1, c.2, si fa menzione di: a) limitazione della circolazione delle persone, anche prevedendo limitazioni alla possibilità di allontanarsi dalla propria residenza, domicilio o dimora se non per spostamenti individuali limitati nel tempo e nello spazio o motivati da esigenze lavorative, da situazioni di necessità o urgenza, da motivi di salute o da altre specifiche ragioni;

  1. b) chiusura al pubblico di strade urbane, parchi, aree gioco, ville e giardini pubblici o altri spazi pubblici;
  2. f) limitazione o divieto delle riunioni o degli assembramenti in luoghi pubblici o aperti al pubblico;
  3. g) limitazione o sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni altra forma di riunione in luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale, ludico, sportivo, ricreativo e religioso.

– Anche a livello regionale sono state previste espresse misure di distanziamento sociale, rese ancora più stringenti per il periodo della Santa Pasqua con l’Ordinanza contingibile e urgente n°16 del 11.04.2020, in vigore dall’11 al 13 Aprile 2020, finalizzata ad evitare possibili assembramenti di cittadini proprio nel periodo suddetto.

– Ai sensi dell’articolo 4, rubricato “Sanzioni e Controlli”, del D.L. 25 marzo 2020 n.19, Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19, pubblicato nella G.U. n.79 del 25 marzo 2020: “1. Salvo che il fatto costituisca reato, il mancato rispetto delle misure di contenimento di cui all’articolo 1, comma 2, individuate e applicate con i provvedimenti adottati ai sensi dell’articolo 2, comma 1, ovvero dell’articolo 3, è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 400 a euro 3.000 e non si applicano le sanzioni contravvenzionali previste dall’articolo 650 del codice penale o da ogni altra disposizione di legge attributiva di poteri per ragioni di sanità, di cui all’articolo 3, comma 3. Se il mancato rispetto delle predette misure avviene mediante l’utilizzo di un veicolo le sanzioni sono aumentate fino a un terzo.

  1. Nei casi di cui all’articolo 1, comma 2, lettere i), m),p), u), v), z) e aa), si applica altresì la sanzione amministrativa accessoria della chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni.
  2. Le violazioni sono accertate ai sensi della legge 24 novembre 1981, n. 689; si applicano i commi 1, 2 e 2.1 dell’articolo 202 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, in materia di pagamento in misura ridotta. Le sanzioni per le violazioni delle misure di cui all’articolo 2, comma 1, sono irrogate dal Prefetto. Le sanzioni per le violazioni delle misure di cui all’articolo 3 sono irrogate dalle autorità che le hanno disposte. Ai relativi procedimenti si applica l’articolo 103 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18.”.

CONSIDERATO CHE

il Sindaco di Messina, Cateno De Luca, ha posto in essere una molteplicità di condotte contrarie alle previsioni su indicate e in particolare:

– In data 23.03.2020, si recava presso l’imbarco dei traghetti di Messina al fine dichiarato di “bloccare gli sbarchi” delle auto che provenivano da Villa S. Giovanni. L’evento era stato annunciato dai quotidiani locali e direttamente dal Sindaco sulla propria pagina fb, così creando la curiosità di molti che si sono recati in loco per assistervi. Come può riscontrarsi dal video pubblicato online, si è venuto a creare un assembramento di cittadini, senza  rispetto per le regole sul distanziamento sociale e sull’uso dei dispositivi di protezione personale, in palese violazione alle norme governative. Inoltre, il Sindaco, nella qualità di vertice dell’amministrazione cittadina e di responsabile della sicurezza urbana e della salute pubblica, pur disponendo di personale adibito al controllo del territorio e a interventi di pubblica sicurezza, non dava abbastanza indicazioni affinché venisse rispettato l’obbligo di distanziamento sociale o, in alternativa, venisse disperso l’assembramento, con ciò contravvenendo a un suo preciso dovere. Link: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=2546345305621600&id=148435169066373

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=2306897336281933&id=148435169066373

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=636793830437851&id=148435169066373

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=317639162533178&id=148435169066373

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=209523240262782&id=148435169066373.

– In data 24.03.2020, il Sindaco De Luca insieme ad alcuni agenti della Polizia Municipale di Messina, con l’intento di bloccare gli sbarchi dei passeggeri, si recava a Villa S. Giovanni a bordo di un traghetto, così lasciando il proprio Comune di residenza senza giustificato motivo, tanto più se si consideri che lo stesso non è sbarcato a Villa S. Giovanni –  come  indicato inizialmente – per  controllare le vetture all’imbarco. Inoltre, non è stato verificato se il Sindaco abbia fatto consegnare dagli agenti  le armi al Capitano della nave, come previsto dal Codice della navigazione. Link: https://www.facebook.com/delucasindacodimessina/videos/871374570004461; https://www.facebook.com/delucasindacodimessina/videos/201292004511377.

– In data 06.04.2020, senza che sussistesse alcuna urgenza o necessità, si recava – insieme ad alcuni agenti della Polizia Municipale di Messina – presso l’abitazione privata ove alloggiano una donna e la figlia, peraltro malata quindi immunodepressa, al solo fine di portare a quest’ultima un “uovo di pasqua” in dono. L’episodio è stato documentato dallo stesso Primo Cittadino sulla propria pagina facebook, dalle cui foto si nota il mancato uso di dispositivi di protezione personale e la mancanza delle dovute distanze:

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=652865025290049&id=148435169066373

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=653296615246890&id=148435169066373.

– Il 10.04.2020, si recava presso altre abitazioni private, per i medesimi motivi  sopra citati, sempre documentando anche fotograficamente l’accaduto https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=655931534983398&id=148435169066373.

– In data 11.04.2020, reiterava la condotta, facendosi fotografare insieme a minori e adulti privi di mascherina e a meno di un metro di distanza dagli stessi, come da documentazione  pubblicata  al link https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=656682231574995&id=148435169066373.

– In data 13.04.2020, insieme all’assessore Calafiore e altri soggetti non identificati, partecipava a una funzione religiosa sul tetto dell’Istituto Don Orione, vietata dalle vigenti normative:

https://m.facebook.com/photo.php?fbid=658097001433518&id=148435169066373&set=pcb.658100338099851&source=49.

– In data 13.04.2020, si recava inoltre presso un quartiere popolare di Messina, precisamente il Rione Taormina, ove consegnava una notevole quantità di uova di pasqua ai residenti (adulti e molti minori) che, per l’occasione, si sono riversati per le strade senza i necessari dispositivi di protezione personale e senza rispettare le distanze di sicurezza e hanno creato assembramenti. Il Sindaco non ha provveduto a far allontanare i suddetti cittadini né a sanzionare tali condotte, anzi è stato proprio la sua attività di consegna “ambulante” delle uova  pasquali a determinare l’illegittima condizione di assembramento.

Considerato, pertanto, che il ruolo di Amministratore di una città non pone chi lo ricopre al di sopra delle norme legislative emanate dal Governo e dal Presidente della Regione, né permette al Sindaco di incoraggiare e provocare comportamenti illegittimi da parte dei privati cittadini, si ritiene necessario che l’Autorità indicata espressamente competente dal Decreto Legge n. 19/2020, ossia l’Ecc.ma Prefetta, eserciti la funzione di vigilanza e repressione cui è stata preposta per porre fine alle eventuali violazioni della normativa regionale e nazionale poste in essere dal Sindaco De Luca.

Per quanto sopra argomentato,

ESPONGONO QUANTO SOPRA

all’Ill.ma Autorità Adita affinché voglia disporre gli opportuni accertamenti in ordine ai fatti esposti in narrativa, valutando la gravità degli stessi e, in caso di accertata violazione, applicando le sanzioni di cui all’art. 4 D.L. 19/2020, provvedendo all’inoltro dei suddetti accertamenti agli Organi competenti ove si palesassero fatti di reato.

Si chiede, inoltre, di essere informati sull’esito degli accertamenti suddetti.