“Nessuna promessa, ma di certo un impegno: il “Cutroni Zodda” deve tornare ad essere attivo come una volta per rispondere all’esigenza di un ingente bacino di utenza!” Così Eugenio Aliberti, candidato alle elezioni regionali 2022 nella lista ‘Sicilia Vera’ con Cateno De Luca Presidente.
L’annosa questione dell’Ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto portata all’attenzione dei candidati alle Elezioni Regionali del prossimo 25 settembre, dalla Uil-Fpl di Messina merita di essere presa in considerazione e di essere approfondita.
“Il continuo declassamento subito dall’Ospedale ‘Cutroni Zodda’ è una lesione del diritto alla salute di tutti i cittadini dell’hinterland barcellonese. È necessario intervenire prima possibile”. Risponde così Eugenio Aliberti, già Sindaco di Rodì Milici e candidato alle Elezioni Regionali nella lista “Sicilia Vera” con Cateno De Luca Presidente.
“Mio malgrado – continua Aliberti – conosco da vicino la questione e ho partecipato attivamente affinchè si potesse salvare il salvabile. I sit-in e le proteste da parte dei Sindaci e dei Cittadini non bastano, ancora oggi, a far capire quanto sia grave la situazione!”.
Nessuna promessa, ma solo l’impegno. “Da cittadino, da Sindaco del comprensorio, da candidato alle regionali non mi sento di poter fare alcuna promessa, ma sono pronto a impegnarmi in prima linea affinchè il Pronto Soccorso di Barcellona P.G. venga preservato e il nosocomio potenziato per consentire al diritto alla salute e alle cure di essere esercitato in maniera sostanziale. Non è possibile fare ancora orecchie da mercante, è il momento di agire! La politica del fare può cambiare le sorti di una situazione irreversibile e dannosa per migliaia di cittadini, consentendo a questi ultimi di acquisire nuovamente fiducia nelle istituzioni politiche. Mi sono impegnato, mi impegno e mi impegnerò a far tornare il Cutroni Zodda a pieno regime. Per essere più specifici, è auspicabile che venga riconosciuto nuovamente al nosocomio barcellonese l’attivazione di quelle strutture appartenenti all’area medica e all’area chirurgica a pieno regime.”