Europa Radicale: Oggi il PE si è espresso in modo chiaro contro il regime filorusso che governa in Georgia. Lo faccia anche il Parlamento Italiano

di Chiara Squarcione e Federica Valcauda

“Le strade della Georgia chiedono da più di 70 giorni libertà dal governo filorusso presieduto dal partito ‘Sogno Georgiano’, e auspicano la solidarietà della comunità internazionale che non può tacere rispetto a quanto sta accadendo nel Paese dal 26 ottobre 2024. Da quella giornata elettorale, scandita da intimidazioni e da pressioni che non hanno garantito libera e democratica scelta nelle urne, i cittadini e le cittadine georgiane non hanno abbassato la testa e continuano a contestare le leggi promulgate da un Parlamento controllato da Sogno Georgiano che considerano illegittimo, continuando a chiedere nuove elezioni, il rilascio dei prigionieri politici e la sospensione delle norme repressive sottoscritte e promulgate da un Presidente marionetta nelle mani dell’oligarca Ivanishvili.

Oggi il Parlamento Europeo si è espresso con una risoluzione che è passata con 400 voti a favore, 63 contrari e 81 astenuti, sottolineando come non verrà riconosciuto l’attuale governo georgiano che sta attaccando e indebolendo le istituzioni democratiche Paese, che era invece pronto all’ingresso nell’Unione Europea. L’eurocamera, inoltre, continuerà a riconoscere Salome Zourabichvili come legittima Presidente della Georgia, e verrà invitata a rappresentare il paese nelle prossime riunioni del Consiglio Europeo e della Comunità Politica Europea.

Chiediamo al Parlamento italiano di prendere una posizione altrettanto netta: In Italia, Europa Radicale ha promosso una mozione parlamentare per chiedere una posizione chiara del governo italiano contro le politiche autoritarie in Georgia. La mozione “Della Vedova – Quartapelle”, al vaglio della III Commissione (Affari Esteri e Comunitari) della Camera dei Deputati, chiede esplicitamente una presa di posizione fermissima contro il governo georgiano. Nei prossimi giorni, una mozione analoga verrà presentata anche al Senato da Ivan Scalfarotto. Un passo fondamentale per mettere il nostro paese dalla parte della democrazia e dei diritti fondamentali, e per sostenere chi, in Georgia, continua a lottare contro la repressione e la censura.”