GIANDOMENICO LA FAUCI: ATM AMPLIA I SERVIZI VERSO ALTRI COMUNI MENTRE DIVERSE ZONE DI MESSINA RESTANO ISOLATE

Messina – «Mentre si celebra con grande enfasi l’avvio del nuovo collegamento tra Messina e Villafranca, definito addirittura “rivoluzionario”, numerosissimi cittadini messinesi continuano a non avere accesso al trasporto pubblico nella propria città. Una situazione paradossale che si protrae da anni, nonostante le ripetute richieste e segnalazioni.

 

Da tempo ormai immemore sollecito l’attivazione di linee di collegamento per zone come Badiazza, via Palermo, via Manzoni, Rione Santa Chiara, complesso Zancle Villaggio Svizzero, Bordonaro Sivirga, via Santa Marta e via Quod Quaeris. A queste sollecitazioni non sono mai seguite risposte concrete, ma solo rinvii e giustificazioni legate a presunte necessità di verifiche tecniche o mancanza di mezzi.

 

Nel caso specifico di Badiazza, già nel 2016 l’ATM aveva effettuato prove tecniche per la percorribilità della strada, con esito positivo. Nel 2020 e nuovamente nel 2022 ho presentato richieste formali per l’attivazione di questo collegamento, evidenziando l’importanza del servizio sia per i residenti che per la valorizzazione di un’area che ospita un importante monumento storico, la Chiesa di Santa Maria della Valle, e la scuola primaria “G. Mauro”. Anche queste richieste sono rimaste lettera morta.

 

Non solo, nell’ottobre 2024 ho presentato un’ulteriore interrogazione che evidenzia come ben 30 linee cittadine siano servite da un solo autobus, con conseguente scarsa frequenza e affidabilità del servizio. Anche questa segnalazione non ha prodotto alcun miglioramento tangibile.

 

Le recenti dichiarazioni della presidente di ATM, che ha affermato pubblicamente come “sino a pochi anni fa ATM non aveva autobus sufficienti neanche per collegare con il centro città i villaggi che sorgono nel territorio comunale, oggi è in grado di offrire un servizio che arriva addirittura in un altro comune”, non fanno che confermare l’incongruenza dell’attuale gestione del trasporto pubblico. Se oggi l’azienda dispone di risorse sufficienti per estendere il servizio addirittura fuori comune, come può giustificare la persistente mancanza di collegamenti per intere zone della nostra città?

 

Ho presentato una nuova interrogazione per chiedere spiegazioni su questa evidente disparità di trattamento e per sollecitare tempi certi per l’attivazione dei servizi richiesti. 

 

Non si tratta di una questione di bandiera politica, ma di equità: i cittadini messinesi che risiedono in queste aree pagano le tasse come tutti gli altri e hanno diritto a un servizio di trasporto pubblico adeguato, che consenta loro di raggiungere luoghi di lavoro, scuole, ospedali e servizi essenziali senza essere costretti all’uso dell’auto privata».

 

Lo dichiara in una nota il vice presidente supplente del Consiglio comunale, Giandomenico La Fauci (Ora Sicilia).