Messina – «Ho presentato un’interrogazione al sindaco Federico Basile per fare, finalmente, chiarezza sulla vicenda riguardante gli aumenti della tariffa TARI e, contestualmente, l’aumento delle indennità di funzione per i membri dell’amministrazione comunale.
Nel Decreto Aiuti – emesso dal governo Draghi – era prevista una voce indirizzata al contenimento dei costi per i servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Tale possibilità non è stata accolta dal Comune di Messina che, anzi, ha aumentato i costi del servizio passando da 48,4 milioni di euro a 54,1 milioni di euro.
Se non bastasse, nei giorni precedenti all’aumento della TARI, la stessa amministrazione ha decretato l’aumento dell’indennità di funzione a partire dal gennaio 2022 utilizzando fondi presenti nel bilancio comunale. Atto per cui avrebbe dovuto attendere il 2024, come da indicazione del governo regionale.
Per questi motivi, allora, ho presentato un’interrogazione per conoscere le ragioni che hanno condotto l’amministrazione all’aumento della TARI anziché alla riduzione possibile – e prevista – grazie al Decreto Aiuti. In più, se non fosse maggiormente corretto destinare le risorse utilizzate per gli aumenti delle indennità alla riduzione delle tariffe TARI viste le immani difficoltà dei cittadini per il pagamento delle utenze di gas e luce».
Lo dichiara in una nota il consigliere comunale Giandomenico La Fauci (Ora Sicilia).