L’Italia ricorda oggi le vittime del terrorismo con la Giornata nazionale in loro memoria. Istituita nel 2007, la Giornata ricorre il 9 maggio, giorno nel quale, nel 1978, le Brigate rosse uccisero l’onorevole Aldo Moro, facendo poi ritrovare il corpo in via Caetani a Roma.
L’omicidio del Presidente della Democrazia Cristiana fu l’apice dei difficili anni di piombo. Un ventennio caratterizzato da stragi e terrore, durante il quale cittadini, appartenenti alle Forze dell’ordine, magistrati e politici furono uccisi dai terroristi. Oltre 60 poliziotti vennero trucidati per il solo fatto di indossare l’uniforme della Polizia di Stato e di rappresentare lo Stato.
Idealmente, l’inizio e la fine degli omicidi di matrice terroristica coincidono con l’uccisione di due poliziotti. Antonio Annarumma, ammazzato a Milano durante una manifestazione di piazza, a soli 22 anni, nel 1969 ed Emanuele Petri, che fu ferito a morte nel 2003 da esponenti delle Nuove brigate rosse, durante un controllo documenti a bordo di un treno regionale in Toscana.
In ricordo di tutte queste innocenti vittime, stamattina, in via Caetani a Roma, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deposto una corona d’alloro sotto la lapide che ricorda l’onorevole Aldo Moro in occasione del 46° anniversario della sua morte.
Il Capo dello Stato ha poi presenziato ad un evento celebrativo che si è svolto al Senato a cui hanno preso parte le più alte cariche dello Stato e i familiari delle vittime. Alla cerimonia, che ha visto il coinvolgimento degli studenti dei licei romani, era presente anche il capo della Polizia Vittorio Pisani.