Giustizia, Report UE Stato di diritto, ANF: Chiaroscuri in Italia

“L’Europa guarda l’Italia, l’Italia non vede l’Europa o almeno non in maniera chiara”. Così Giampaolo Di Marco, segretario generale dell’Associazione nazionale forense (Anf), commenta l’ultima relazione sullo Stato di diritto in Italia della commissione Ue. Dalla relazione, ragiona Di Marco, “emergono chiaroscuri legati a temi che ormai da tempo non trovano soluzioni adeguate, come ad esempio la legislazione sulla diffamazione a mezzo stampa, la stessa libertà di stampa o la creazione di un’istituzione nazionale per i diritti umani”. Certo, prosegue, “vengono valorizzati passi avanti nella digitalizzazione dei settori civili e penali, ma viene rimarcata la difficile situazione attuativa di quella penale”.

Inoltre, “la possibile progressiva riduzione dei tempi nel settore civile e del penale non è sufficiente ad evitare l’affermazione che costituisce tuttora un grave problema il tempo di conclusione dei procedimenti”. E “ancora- incalza il segretario generale-. Il tema dell’indipendenza della magistratura vista come bassa tra i cittadini e solo di poco superiore nelle imprese o la percezione fra gli esperti e i dirigenti aziendali è che il livello di corruzione nel settore pubblico continui ad essere relativamente elevato”. Le indicazioni dell’Europa “sono chiare, è necessario lavorare con estrema attenzione al settore Giustizia, come parte del più grande sistema Paese, capace da solo, ove non correttamente utilizzato e funzionante, di limitare altri settori pubblici e privati”. Insomma, conclude Di Marco, “non solo tempi di Giustizia, ma anche infrastrutture, personale e in generale fiducia dei cittadini che ove necessario possano trovare edifici adeguati, personale preparato, tempi celeri e certi”.