L'esperienza e la relativa memoria dovrebbero indurre le persone a non ripetere atti e comportamenti dannosi. Mettere una mano sul fuoco fa male e siamo (dovremo) essere indotti a non ripetere il gesto. L'esperienza della pandemia in atto non sembra abbia modificato di molto i comportamenti dei nostri esponenti politici. Il segretario della Lega, Matteo Salvini, dichiarava: "Non ci sarà una seconda ondata: è inutile continuare a terrorizzare le persone". Su questa linea ha promosso un convegno le cui riprese video circolano ancora, come il virus. Per Matteo Renzi, di Italia Viva, "Il Dpcm (Decreto presidente consiglio ministri), "crea tensioni ma non ferma il virus". Vero è che il Decreto in questione è atto monocratico del premier Conte, ma è stato preceduto da una riunione di maggioranza, dove sono state esposte le direttive in programma. A che serve alzare il ditino? La presidente di FdI, Giorgia Meloni, chiedeva il tutto aperto, oggi vuole le elezioni in cambio della partecipazione al governo. Insomma, pensa alle poltrone, visto che i sondaggi la danno in crescita. Di Maio dichiara: "Fermare i vandali ma ascoltare le piazze." Grazie e Graziella. Sul governo Conte ci siamo più volte espressi. I sindaci di Milano e Napoli, Sala e De Magistris, sono contrari alla chiusura, ma non devono aver visto la curva esponenziale dei contagi nella propria città. Qui Italia dove, nell'ultima settimana i decessi sono aumentati del 108%, i contagiati dell'89% e il rapporto positivi/testati dell'8%, di là Germania e Francia che chiudono bar, ristoranti, cinema e teatri. Se ognuno, nel nostro Paese, pensa al guicciardiniano "particulare" non ne usciremo. Primo Mastrantoni, segretario Aduc