Sicindustria Messina e Ja Italia portano in finale i ragazzi dell’Ettore Majorana di Milazzo…
Messina – Viviamo in un paese sempre più pericoloso e violento. A metterlo nero su bianco, a fine 2023, è stato il Sole24Ore che ha inserito Milano al vertice con oltre 6mila reati denunciati ogni 100mila abitanti, seguita da Rimini e Roma. E la Sicilia? Non è messa meglio: nella top 30 delle città con più reati denunciati, infatti, ci sono Catania, Palermo e Siracusa.
Una situazione di insicurezza ampiamente percepita anche dai più giovani al punto tale da spingerli a ideare una App volta proprio a monitorare le aree più rischiose delle città con dei sistemi innovativi. È nata così “Safe Life”, l’idea d’impresa elaborata dagli studenti delle seconde classi dell’Ettore Majorana di Milazzo, l’istituto retto dal dirigente scolastico Bruno Lorenzo Castrovinci, che hanno partecipato al progetto “Idee in azione”, il programma di educazione imprenditoriale di Junior Achievement Italia, la Ong presente in 120 paesi, leader nella formazione d’eccellenza su asset strategici, principi di autoimprenditorialità e cultura d’impresa, e promosso dal Gruppo Giovani Imprenditori di Sicindustria Messina, guidato dal presidente Davide Blandina. Gli studenti sono stati seguiti dal docente Stefano Gitto e hanno sperimentato “il lavoro in team” imparando a pensare in modo critico e accrescendo la propria capacità di “problem solving”, ma soprattutto hanno potuto contare sul supporto costante dei Giovani Imprenditori messinesi, e soprattutto dai “Dream Coach” Claudio Faccini, Gabriele Saija e Federica Mangano, che li hanno seguiti passo dopo passo.
“La formazione – ha detto Blandina in occasione della presentazione di stamattina alla Camera di commercio – è la chiave per l’innovazione e il progresso. Investire sui giovani significa investire nel futuro e, sostenere progetti come questo, non solo alimenta la creatività degli studenti, ma li prepara anche ad affrontare sfide imprenditoriali. Noi abbiamo il dovere di offrire opportunità per tornare a essere attrattivi. E questo è possibile farlo anche creando sinergie con i vari stakeholder così da contribuire a generare valore culturale, industriale, ambientale e di appartenenza al territorio”.
In particolare, Safe Life prevede, attraverso un sistema basato sulla geolocalizzazione, che gli utenti ricevano notifiche in tempo reale sulla sicurezza delle aree che stanno attraversando. “Le segnalazioni – hanno spiegato Adele Italiano e Andrea Arnao, i due ragazzi che oggi hanno presentato il progetto – vengono vagliate da un team di esperti sulla base delle segnalazioni dei nostri utenti, che ottengono ricompense per le stesse. Offriamo una versione Pro che, a fronte di un piccolissimo canone mensile, fornisce assistenza continua con operatori disponibili in videochiamata e pronti a supportarti o ad allertare le forze dell’ordine in caso di necessità, fornendo prontamente la posizione dettagliata e le generalità. Safe Life si distingue per la sua capacità di prevenire il pericolo, non solo di reagire ad esso. Fondamentali le numerose partnership con le forze dell’ordine e gli enti locali, che possono offrire ai loro cittadini uno strumento in più contro la piaga della violenza”.
Il progetto parteciperà adesso alla business competition che si terrà a Catania il 23 aprile.