Messina – Questo libro d’inchiesta giornalistica è stato scritto nel 2008 per i dieci anni dell’omicidio del professore Bottari. Volevamo solo capire cosa accadde quel giorno di gennaio del 1998. Purtroppo il delitto non è stato ancora risolto… epperò, per la legge dei numeri, molti dei protagonisti, nel bene e nel male, a poco a poco muoiono, portando nella tomba dettagli importanti.
Purtroppo accade anche questo nella città più scartata d’Italia. Per colpa di chi? Non lo so e non so neppure se veramente a qualcuno interessi sapere la verità. A quei pochi che hanno provato a farlo sono successe cose poco nobili e minacce di ogni genere. Ma anche questo non importa. L’importante è che la vita scorra e si dimentichi il delitto e i suoi protagonisti. Davvero sarà tutta così facile la nostra marcia di avvicinamento alla verità? La cosiddetta lotta al crimine può essere considerata talvolta anche con una certa allegria, con una punta di strafottenza.
E voi – voialtri paladini istituzionali, voialtri baroni accademici, voialtri giornalisti d’assalto che frequentate le stanze giuste del potere – li avete messi a posto davvero i vostri conti? Tornano, adesso? Tornano la sera a casa per ricevere la benedizione della famiglia, prima di mettersi disciplinatamente a letto? Come in tutte le prove che la vita ci riserva abbiamo tratto degli insegnamenti: temiamo la giustizia dei Palamara, dei giacobini da telecamera, quella che controlla la nostra immaginazione, le nostre emozioni e soprattutto la nostra voglia di verità.