SalviAmo Galati Marina. Dal 2007 la frazione di Galati Marina (Messina) che conta circa 2000 abitanti inizia a subire i primi danni considerevoli causati dalle mareggiate, parliamo di 1,5km di costa che ogni anno viene gravemente erosa, mettendo a repentaglio l’incolumità dei cittadini, delle loro abitazioni e delle attività commerciali.
Sono innumerevoli i danni subiti fino adesso dalla comunità locale come: la distruzione di giardini, piazzali, recinti e possenti muri perimetrali di abitazioni e condomini, esponendo oltretutto gli abitanti al rischio di intrusione da parte di terzi. I danni riguardano anche l’aspetto sociale ed economico della zona, con l’indotto proveniente dal turismo e dalla pesca, destinato a morire, così come le attività commerciali esistenti nella zona.
Un recente progetto finanziato per la definitiva messa in sicurezza del litorale, fino a oggi ha visto solo interventi tampone e non risolutivi.
Infatti negli scorsi giorni, la barriera artificiale di recente costruzione, non ha protetto sufficientemente l’abitato, con il mare che è tornato a invadere l’abitato.
Considerata l’assenza delle istituzioni il silenzio della politica locale e l’inspiegabile ritardo del Commissario straordinario per il dissesto idrogeologico Maurizio Croce, incaricato con un progetto per la messa in sicurezza di Galati e il ripascimento del suo litorale, i cittadini dopo numerose iniziative personali, tra cui appelli inascoltati rivolti al Sindaco Cateno De Luca, hanno deciso di costituirsi in un comitato libero e spontaneo denominato “Salviamo Galati Marina“.
Siamo stanchi di questa situazione e non permetteremo che i nostri disagi diventino l’ennesimo bancomat sulla pelle di noi cittadini.
Il Comitato ha l’obiettivo di intraprendere ogni azione utile come manifestazioni, sit-in, petizioni, non escludendo quelle giudiziarie (es. class action) e l’intermediazione con enti e istituzioni per salvaguardare il territorio.
“Pretendiamo notizie sul progetto di messa in sicurezza, e che al più presto inizino i lavori definitivi. -commenta il Presidente del Comitato Giulia Ingegneri- Non ci rassegniamo nel dover vedere una popolazione che, nell’ultimo anno, ha dovuto anche fare ricorso a psicofarmaci (ansiolitici) per la paura che li attanaglia; genitori che temono per la vita dei propri figli, disabili (affetti da patologie gravi), che in caso di pericolo imminente non avrebbero come scappare e, infine, anziani, che sarebbero i primi a perire.”
Il primo passo da parte del Comitato, nella stessa giornata in cui si è presentato alla città, è stato quello di incontrare S.E. il Prefetto di Messina affinchè possa sollecitare le istituzioni responsabili a intervenire. Galati non può più aspettare e pretendiamo risposte e interventi celeri.