Nel 2018, si stimano oltre 1,8 milioni di famiglie in povertà assoluta (con un’incidenza pari al 7,0%), per un totale di 5 milioni di individui (incidenza pari all’8,4%). L’incidenza delle famiglie in povertà assoluta si conferma notevolmente superiore nel Mezzogiorno (9,6% nel Sud e 10,8% nelle Isole) rispetto alle altre ripartizioni (6,1% nel Nord-Ovest e 5,3% nel Nord-est e del Centro).
Possono le statistiche, può l’Istat fornire – qualche volta – anche un qualche suggerimento pratico: immediatamente utilizzabile, per esempio, sulle situazione economica vissuta dalle famiglie? E’ di piena attualità la strada che quotidianamente percorriamo: divieti, legalità, sanità, salute, lavoro, furbetti del cartellino, evasori, regole mai applicate, controlli, abusi, servizi, etica, trasparenza, permessi, opportunità. Ogni giorno, sotto gli occhi di tutti: come siamo poco curiosi.
O anche: come siamo distratti. Distratti da cosa? Per colpa di chi? Il sindaco di Messina si tuffa con tutti i vestiti nella piscina appena inaugurata, e tutti a ridere: una multa no? Perché? Non è dato sapere. Il protagonista certo non lo sa, e non esprime neppure un barlume di pentimento.
Come siamo irrispettosi della politica: loro a occuparsi per il bene della comunità e noi a parlare male. Per fortuna che tra poco andremo tutti al mare. Fra poco ci troveremo ad affrontare, sulle spiagge, politici e società civile – uomini in brachétta, donne in costume, che mostrano al cospetto del mare il meglio di sé. A proposito, si porta il “topless“, questa estate? Questa è la nostra cronaca quotidiana che ci riserva il politicamente corretto. I dati dell’Istat? La povertà che dilaga? I bisogni della gente? Le regole? Le pari opportunità? Non sono significativi, ecco tutto.