Dura presa di posizione del Vice Presidente vicario del consiglio comunale del Comune di Messina in tema di occupazione di suolo pubblico nel centro storico.
“Ho una discreta competenza sul tema dell’occupazione suolo pubblico in città – ricorda Interdonato con una punta di orgoglio – e conosco alla perfezione l’iter e i problemi avendo riscritto personalmente il regolamento comunale.
Non mi sono mai interessato delle singole vicende, ma di problemi di carattere complessivo e gestionale. Il dibattito che sta investendo in questi giorni la città, sulla realizzazione di gazebo e dehors è soltanto frutto dell’assenza di un serio protocollo di intesa contenente delle precise linee guida in tema di arredo.
La “guerra” tra il Comune di Messina e la Soprintendenza, che tiene in ostaggio la città e gli imprenditori, è un assurdo e non può essere rimessa alla semplice valutazione discrezionale del burocrate di turno.
Dopo mesi di chiacchiere – ha evidenziato l’esponenente di Sicilia Futura – accompagnate da note inutili e frettolose, per cercare di mettere una pezza alla mancanza delle nuove linee guida, mi sono fatto carico di inviarle direttamente alla Soprintendenza di Messina, ma nessuno ad ora, dopo oltre 7 giorni, si è fatto sentire. Staranno certamente approfondendo la materia ma sono pur sempre 2 paginette, di aggiornamento.
Pertanto abbiamo deciso che mercoledì prossimo, alle ore 11.30, insieme ai partecipanti della Manifestazione dei tavolini, procederemo all’occupazione pacifica degli uffici della Soprintenza ai beni culturali di Messina, sino a quando non saranno sottoscritte le nuove linee guida.
Sono certo – ha conclsuo – che stavolta si uniranno a noi il presidente dell’Ordine degli Ingegneri Francesco Triolo e il presidente dell’Ordine degli architetti Pino Falzea”.