“L’essere impegnati in prima fila a fronteggiare i problemi della gente non giustifica e non autorizza gli amministratori locali a diffondere notizie parziali e quindi non corrette, che rappresentano visioni unilaterali e punti di vista sulle misure recentemente approvate”, la PortaVoce Antonella Papiro risponde alle accuse indirizzate al Governo da parte di alcuni amministratori comunali.
“In un momento delicato in cui, con enormi sacrifici, l’attuale Governo sta cercando di risollevare le sorti del nostro Paese, sembrano inappropriate le esternazioni che generano confusione tra i cittadini, non ci sono tagli alle amministrazioni, anzi grazie ad un Decreto già emanato il 10 gennaio i piccoli comuni usufruiranno di uno stanziamento finalizzato alla sicurezza di strutture o infrastrutture” continua Papiro che, entrando nel merito spiega “la riduzione del ricorso alle anticipazioni di tesoreria non è un taglio, si cerca di disciplinare l’indebitamento dei Enti locali.
Perché non si parla anche delle misure atte allo snellimento dell’affidamento degli appalti pubblici.
Anche l’aumento dell’accantonamento sul Fondo Crediti Dubbia Esigibilità non è un taglio, ma una minore capacità di spesa per gli enti non virtuosi, ha una sua logica ben precisa, infatti beneficeranno del provvedimento gli enti locali tempestivi nei pagamenti, a cui viene riconosciuta la possibilità di modificare il bilancio di previsione 2019-2021”.
L’azione posta in essere è rivolta alla tutela dei creditori, è vero che il FCDE restringe notevolmente la capacità di spesa degli Enti Locali perché impone di accantonare una quota notevole dei crediti che sono di dubbia, quindi difficile esazione, ma mira alla salvaguardia dei bilanci, infatti queste somme nelle uscite andranno a coprire i pagamenti che l’amministrazione andrà a contrarre.
Ad evidenziare il lavoro svolto dal Governo interviene anche il Sottosegretario Alessio Villarosa: “siamo del parere che, come sempre, si poteva fare di più e meglio però sono diversi i punti in favore degli enti locali. Oltre alle misure già introdotte dalla mia collega Papiro, vorrei aggiungere che abbiamo garantito lo sblocco del Fondo periferie mettendo a disposizione dei Comuni i fondi che erano stati provvisoriamente bloccati dal dl Milleproroghe (nel quale approvammo però lo sblocco degli avanzi di amministrazione per 1 miliardo di euro dei Comuni virtuosi). Ora anche i 96 bandi successivi ai primi 24 classificati saranno finanziati già nel 2019, ma non oltre le risorse effettivamente sostenute e documentate.
Sblocchiamo il pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione anche attraverso il coinvolgimento della Cassa Depositi e Prestiti, che potrà anticipare le risorse agli enti locali, così come potranno farlo le banche, gli intermediari finanziari e le istituzioni finanziarie dell’Unione europea. Queste anticipazioni saranno destinate al pagamento di debiti certi, liquidi ed esigibili, maturati alla data del 31 dicembre 2018, relativi a somministrazioni, forniture, appalti e a obbligazioni per prestazioni professionali. Proprio oggi CDP ha pubblicato sul proprio sito la procedura da seguire per la richiesta di anticipazione di liquidità che deve essere presentata dagli enti entro il 28 febbraio 2019.
Abbiamo stabilizzato finalmente fino al 2033, a 190 milioni di euro l’anno, il fondo per risarcire i Comuni del contributo a ristoro del minor gettito dovuto alla sostituzione dell’Imu sull’abitazione principale con la Tasi su tutti gli immobili.
Non accetto per tanto che si facciano arrivare informazioni distorte ai cittadini.”
“La ratio della norma è quella di dare maggiore flessibilità agli Enti virtuosi nei pagamenti finalizzata a contrastare, come purtroppo si è verificato in tantissimi casi, il dissesto finanziario degli Enti locali”, precisa Antonella Papiro, che conclude: “la solidità di bilanci comunali si traduce in salvaguardia degli interessi dei cittadini, che avranno maggiore tutela nel controllo della spesa pubblica e quindi nel contenimento delle tasse”.