Invio questa lettera aperta al prof. Dino Bramanti. La inoltro per conoscenza a Francantonio Genovese, a Nino Germanà, a tutti leader del centro destra e a tutti coloro che si stanno candidando a sostegno di Bramanti Sindaco.
Diceva il divo Andreotti: “Le prediche agli amici si fanno all’orecchio, non ad alta voce. Quelle ad alta voce sono inutili”.
La presente non è né predica nè predicozzo.
È un monito.
La dignità non ha prezzo, quando si iniziano a fare piccole concessioni, alla fine perde ogni significato. José Saramago.
Attendo una immediata presa di posizione del Prof. Bramanti.
Si legge in un post su fb di Cateno De Luca quanto segue: <<DINO POTEVI RISPARMIARTELA …
ieri DINO si è fatto prendere dal malcelato nervosismo del confronto con me, unico e vero competitor che provocherà la sua sconfitta unitamente alla fezza politica che lo sostiene fermo restando tante brave persone che si trovano candidati per ordine di scuderia politica o per vincere qualche concorso a premi.
Mi sono sentito in forte disagio quando ha profferito quella frase perché denota un substrato culturale dei pregiudizi e censocratico …
CHIEDO SCUSA IO ANCHE PER DINO PERCHÉ SONO LA CAUSA DEL SUO NERVOSISMO … ci vorrebbe un buon neurologo … avete qualche suggerimento ?>>
Questa nota è solo l’ultima esternazione di una campagna e di una propaganda appena iniziata, in cui si immagina di giocare a freccette avvelenate sul bersaglio grosso o – se si vuole – “a chi sputa più lontano”. Peraltro, questa immaginazione è viva … ma nessuno dei candidati a sindaco può rendere irricevibile un sibillino “tu quoque?”.
Per quanto mi riguarda, in ogni caso, non intendo appoggiare (ancora!?) candidati che avallano – con spallucce, silenzi e comportamenti concludenti – oscenità e infamità profferite a basso costo nei confronti di chi li sostiene.
Chiedo che il prof. Bramanti – proprio per autonomia, chiarezza e libertà – difenda pubblicamente la onorabilità politica, la generosità sociale, l’impegno civico, la esperienza, la competenza, la serietà, l’entusiasmo, la passione di tutti coloro che vogliono autenticamente sposare un progetto politico di speranza, crescita, rinascita.
Su piano etico, culturale e intellettuale nessuno può ergersi a censore di chi sta contribuendo a scrivere il programma del prof. Bramanti, a costruire l’impalcatura delle liste collegate alla sua proposta, a spendersi in prima persona cimentandosi nell’agone elettorale.
Dignità è una parola che non ha plurale. (Paul Claudel).
A testa alta.
Emilio Fragale