di Andrea Filloramo
Che cosa sta succedendo negli Stati Uniti d’America? Questa è la domanda che ci poniamo mentre assistiamo al ritorno trionfale di Donald Trump alla Casa Bianca.
Meno forse di quanto si possa temere in relazione alle sconcertanti dichiarazioni e asserzioni di Trump, fatte prima delle elezioni, che erano gravide di estremismi, intrisi di apparente faciloneria e altrettanta disinvoltura, costruite ad arte probabilmente per catturare il sentire profondo di una gran parte del popolo americano.
Si tenga, però, conto che se Trump è un “falco”, tanto assertivo quanto poco prevedibile, ha fatto sua la visione di coloro che considerano gli Usa tanto più forti nel mondo quanto più forti e ricchi lo saranno all’interno.
E’ cosa certa e osservabile che, con l’elezione di Trump sulla scena politica americana domina una classe capitalista avida, strafottente e sicura del proprio potere di controllo, regolata da una burocrazia militaristica gonfia di dollari e forte di vasto appoggio sociale, non solo elettorale.
Si ispira ad una vera e propria ideologia irrazionale, basata sul peggior fondamentalismo religioso ed economico e su un “political establishment” in completo collasso.
E’ retta, infine, su un sistema che ha problemi di autocontrollo, che ha effetti sul mondo intero.
Tutto quello che sta succedendo negli Stati Uniti era prevedibile.
Lo prevedeva anche Giorgia Meloni, che, vedendo dove soffia il vento e per “baciare la pantofola” al nuovo inquilino della Casa Bianca, diversamente dagli altri leaders europei, è andata al suo insediamento e ha applaudito, come in uno stadio, ai vari “ passaggi” del suo – a dir poco, controverso discorso.
A chi le chiedeva di conoscere i motivi della sua partecipazione all’insediamento del presidente Trump rispose: «Cosa dovrei fare secondo loro, rompere con gli Usa? Avere un rapporto conflittuale e ostile con Trump?».
Nessuno può chiedere al presidente del consiglio di rompere il rapporto con gli Stati Uniti ma da parte di tutti si esige che rappresenti non solo il suo partito o l’Italia che lei vorrebbe e che non c’è. ma dell’Europa che Trump sicuramente non ama e vorrebbe cancellare da tutte le carte geopolitiche.