![Bambini rapiti da Hamas il 7 ottobre (002)](https://www.imgpress.it/wp-content/uploads/2025/02/Bambini-rapiti-da-Hamas-il-7-ottobre-002-678x381.jpg)
Il sito internazionale di Gatestone Institute International Policy Council esagera nel sostenere che il presunto accordo tra Israele e Hamas è un crimine? Un interessante commento è stato pubblicato (Alan M. Dershowitz, Non è stato un accordo: è stato un crimine, 2.2.25, gatestoneinstitute.org; Lingua originale inglese: It Wasn’t a deal- It Was a Crime; Traduzioni di Angelita La Spada)…
Più che accordo è stato una estorsione: “Lo definireste un accordo se qualcuno rapisse vostro figlio e voi “accettaste” di pagare un riscatto per riaverlo indietro? Ovviamente, no. Il rapimento è stato un crimine. E la richiesta estorsiva un ulteriore reato”. Pertanto, per il professore of Law Emeritus alla Harvard Law School la descrizione corretta di ciò che è accaduto “è che Israele, su pressione degli Stati Uniti, ha ceduto alle richieste illegittime ed estorsive di Hamas, considerandole l’unico modo per salvare le vite dei bambini rapiti, delle madri e di altri ostaggi innocenti, per lo più civili”. Praticamente è stata una trattativa non tra pari. Il professore americano insiste con le metafore, “Se un rapinatore armato vi punta una pistola alla testa e dice: “I soldi o la vita”, la vostra decisione di dargli i soldi non sarebbe considerata un accordo. Allo stesso modo, l’accordo estorto raggiunto da Israele non dovrebbe essere considerato un accordo”. Pertanto, smettiamola di usare questo termine. Del resto, “quando un gruppo terroristico “negozia” con una democrazia, è sempre in vantaggio. I terroristi non sono vincolati dalla moralità, dalla legge o dalla verità. Possono uccidere a piacimento, stuprare a piacimento, torturare a piacimento e minacciare di fare di peggio. La democrazia, d’altro canto, deve rispettare le regole della legge e ascoltare gli appelli delle famiglie degli ostaggi”. Le riflessioni di Dershowitz hanno più valore, dopo il bilancio storico dei ricatti a cui Israele è costretto da quarant’anni a subire ad opera dei terroristi, che ha fatto Giulio Meotti su Il Foglio (La scelta di Israele. Su dieci terroristi palestinesi liberati, otto tornano a uccidere, 1.2.25) Il risultato di questo sforzo è stato negativo per la sicurezza di Israele, ma positivo per gli ostaggi rimasti in vita e per i loro familiari. Certo questo compromesso è un comprensibile atto di misericordia, sebbene non sia convincente come politica. Il professore americano sostiene che sarebbe vantaggioso se ogni nazione democratica smettesse di negoziare con i terroristi, in questo modo potrebbe scoraggiare il terrorismo. Purtroppo, “ogni nazione si piega alle richieste di rapitori ed estorsori, il terrorismo e la presa di ostaggi sono diventati una tattica primaria delle persone più spregevoli della Terra. E il resto di noi è complice”. Ancora, “particolarmente complici, con le mani sporche di sangue, sono i sostenitori di Hamas che nei campus universitari inneggiano all’Intifada e alla rivoluzione”. Inoltre, “complici sono anche le organizzazioni internazionali, come la Corte Penale Internazionale, che trattano Israele e Hamas alla pari”. Questi sostenitori del terrorismo hanno incoraggiato Hamas a resistere per molti mesi nella convinzione che il loro sostegno avrebbe spinto Israele a fare più concessioni. Gli studenti, il professore, li chiama del “terrore”, con le loro manifestazioni, stanno incoraggiando “Hamas a continuare a uccidere, devono essere ritenuti responsabili della loro complicità nel male. Sebbene possano godere degli stessi diritti del Primo Emendamento di cui godono gli ebrei, dovrebbero essere trattati con lo stesso disprezzo con cui vengono trattati i nazisti, il KKK e i sostenitori razzisti della violenza. Il Primo Emendamento non dà loro il diritto di essere assunti da datori di lavoro dignitosi”.Il professore ricorda che la legge americana “criminalizza il sostegno materiale fornito a gruppi terroristici designati, tra cui Hamas e Hezbollah”. Nessuno si sognerebbe di manifestare per il linciaggio dei neri o allo stupro delle donne. Eppure Hamas lincia gli ebrei e stupra le donne ebree. Non c’è alcuna differenza morale. Infine l’intervento di Dershowitz si conclude con un atto di accusa nei confronti di Hamas, unico colpevole di tutti i morti a Gaza, ma sono colpevoli anche gli utili idioti e gli inutili fanatici che sostengono i terroristi assassini.
a cura di DOMENICO BONVEGNA