Finisce l’avventura tra Cus Unime e l’Università di Messina. E’ bastato un colpo di penna per chiudere l’era di Nino Micali a capo dello sport universitario, a meno di clamorose sorprese. Si conclude con l’approvazione da parte del CdA dell’Ateneo dello statuto della nuova “Società Sportiva Dilettantistica Unime a.r.l.”. Società che subentrerà al Cus Unime nella gestione degli impianti sportivi della Cittadella universitaria, a seguito dalla rescissione anticipata del contratto con la società nella seduta dello scorso 5 agosto. Tutto secondo le regole.
Stanco del solito tran-tran – l’Ateneo di Messina si mette in gioco per rilanciare una struttura sportiva bellissima ma mai veramente utilizzata con piglio imprenditoriale oltre che sportivo. Tante potenzialità evidenti ma nessuno, per il momento capace di valorizzarle. Micali esce e adesso toccherà al Magnifico rettore, Salvatore Cuzzocrea, nominare il nuovo numero uno dello sport universitario. Coraggiosa la scelta del rettore: non era facile. Questa è una città particolare dove si preferisce far finta di nulla piuttosto che mettere a posto le cose: meglio non farsi nemici. Invece Cuzzocrea ha mostrato carattere e cuore: il ribaltone è avvenuto d’estate ma era da tempo che tra Università e Cus Unime l’amore era finito. Incomprensioni, colpi di testa, qualche gestione sportiva – economica con più ombre che luci, ed ecco che la corda si spezza: finché si scherza si scherza, ma l’attività sportiva universitaria per Cuzzocrea è qualcosa di sacro.
Così, pensa che ti ripensa, i consiglieri del Magnifico si sono fatti venire un’idea geniale: perché non tirare fuori dai cassetti un progetto ben articolato che prevedeva la nascita di una Società Sportiva Dilettantistica, targata Unime? Annuncia Cuzzocrea: “La “S.S.D. UNIME “ nasce con lo scopo di evitare il vuoto gestionale nell’ambito dello sport universitario messinese attraverso la costituzione di un nuovo soggetto giuridico che si occuperà direttamente della organizzazione gestione e conduzione degli impianti sportivi e delle attività in esse implementate, salvaguardando il notevole patrimonio immobiliare sportivo e i servizi offerti a favore degli studenti e della comunità accademica tutta.
La costituzione della società, senza scopo di lucro, a socio unico, con Amministrazione controllante UniMe, si rende opportuna anche dal punto di vista della convenienza economica e della sostenibilità finanziaria, in quanto l’applicazione della normativa sulle società sportive permette un ingente risparmio della spesa pubblica dovuto alla possibilità di retribuire con contratti di prestazione sportiva dilettantistica le risorse tecnico/sportive che collaborano con la società (tecnici/allenatori/addetti segreteria)”. Diciamolo chiaramente: che l’attività sportiva del Cus Unime era diversamente buona lo sanno anche i bambini. E’ la rassegnazione ad accettare tutto questo come inevitabile che toglie orgoglio al prestigio di una Università. E in una “rinascita”, questa è la cosa peggiore, avrà pensato Cuzzocrea. E così, mentre gli amici di Nino Micali devono assistere a bocca aperta alla rottamazione della loro “creatura”, il Cda dell’Ateneo ha colto tutti in contropiede votando lo statuto della nuova “Società Sportiva Dilettantistica Unime a.r.l.”. Forza, si volta pagina!