Per la città di Messina nel mese di luglio 2024 si registra un incremento tendenziale del +1,1% e congiunturale del 0,7%, dell’indice dei prezzi al consumo.
Messina – L’ufficio Statistica del Comune rende noti i dati dei prezzi al consumo a Messina nel mese di luglio 2024. L’impianto dell’indagine, basato sull’utilizzo di una pluralità di canali per l’acquisizione dei dati, ha consentito di ridurre gli effetti negativi del più elevato numero di mancate rilevazioni sulla qualità delle misurazioni della dinamica dei prezzi al consumo.
Come ricordato nella Nota metodologica dell’Istat, gli indici ai diversi livelli di aggregazione, sia nazionali che locali, che hanno avuto una quota di imputazioni superiore al 50% (in termini di prezzi mancanti e/o di peso), sono segnalati mediante l’utilizzo del flag “i” (dato imputato). Nella città di Messina nel mese di luglio 2024 si registra un incremento tendenziale del +1,1% e congiunturale del 0,7%, dell’indice dei prezzi al consume.
Crescono tendenzialmente rispetto all’anno precedente: prodotti alimentari e bevande analcoliche (+0,5%), bevande alcoliche e tabacchi (3,2%), abbigliamento e calzature (2,1%), mobili, articoli e servizi per la casa (+0,3%), servizi sanitari e spese per la salute (+0,9%), trasporti (+1,4%), ricreazione, spettacoli e cultura (+1,8%), istruzione (+0,9%), servizi ricettivi e ristorazione (+3,8%), altri beni e servizi (+2,7%). Decrescono tendenzialmente rispetto all’anno precedente: abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-2,2%) e comunicazioni (-3,3%).
L’analisi sintetica dei fattori che hanno contribuito a determinare le dinamiche di prezzo più marcate dei beni e servizi a rilevazione centralizzata nel mese di luglio 2024 è così distribuita:
Prodotti per fumatori: si registra un lieve aumento congiunturale del prezzo di sigari e sigaretti (+0,1%; +1,3% il tendenziale), a causa dell’aumento di alcune marche di sigarette.
Energia elettrica e gas di rete: nel mercato tutelato dell’energia elettrica si rileva, in termini congiunturali, una diminuzione della quota fissa (-8,6%; -5,9% il tendenziale) a fronte di un aumento per quanto riguarda la tariffa bioraria sia nella fascia diurna feriale (+30,2%; -0,5% il tendenziale) che nella fascia notturna, weekend e festivi (+23,4%; -4,9% il tendenziale). Registrano un aumento, in termini congiunturali, anche l’energia elettrica del mercato libero (+3,6%; -18,2% il tendenziale) e per le famiglie in transizione (+52,6%; 0,0% il tendenziale). Infine, per quanto riguarda il gas di città e gas naturale, si registra un aumento nel mercato libero (+0,4%; -19,7% il tendenziale) a fronte di una diminuzione nel mercato tutelato (-1,4%; +31,5% il tendenziale).
Servizi di telefonia e di comunicazione: si riscontra un lieve aumento congiunturale nei servizi internet su rete mobile (+0,1%; +0,2% il tendenziale).
Servizi di trasporto: nel trasporto aereo si registra un aumento dei voli intercontinentali (+8,4%; -14,8% il tendenziale) a fronte della diminuzione di quelli europei (-3,3%; -13,6% il tendenziale) e di quelli nazionali (-2,2; -15,2% il tendenziale). L’aumento dei voli intercontinentali è il risultato di variazioni di segno opposto delle diverse direttrici di traffico, la diminuzione dei voli nazionali è determinata soprattutto dal segmento low cost, mentre la diminuzione dei voli europei è sintesi della diminuzione del segmento tradizionale e dell’aumento di quello low cost. Si rileva anche un aumento dei prezzi del trasporto marittimo (+11,4%; -6,1% il tendenziale), che è più ampio nelle destinazioni verso l’estero rispetto alle destinazioni interne, tra le quali l’aumento più alto si riscontra nelle destinazioni verso le isole maggiori. Infine, si registra un aumento nei trasporti ferroviari regionali (+0,4%; +5,9% il tendenziale), a causa della variazione di listino di una regione, a fronte di una diminuzione nei trasporti ferroviari nazionali (-0,6%; +9,1% il tendenziale), dovuta alla maggiore disponibilità di offerte commerciali per il servizio alta velocità e intercity notte.
Attività turistiche e ricreative: in termini congiunturali, si rileva un aumento dei prezzi su tutta la filiera turistica, dovuto alla stagionalità, con i pacchetti vacanza che aumentano sia a livello nazionale (+14,5%; +29,9% il tendenziale), sia a livello internazionale (+2,8%; +3,6% il tendenziale). Sempre in termini congiunturali, aumentano i prezzi dei villaggi vacanze, campeggi, ostelli delle gioventù e simili (+18,6%; +8,0% il tendenziale) e degli agriturismi (+5,6%). Per quanto riguarda le attività ricreative, registrano un aumento i parchi di divertimento (+1,4%; +5,1% il tendenziale), gli stabilimenti balneari (+18,2%; +11,7% il tendenziale) e, in misura più lieve, gli impianti di risalita (+0,5%; +14,4%).
Cultura: si registra un aumento dei prezzi per gli abbonamenti tv e video in streaming legati alla visione di eventi sportivi (+1,1% il congiunturale e +6,1% il tendenziale); si rileva, inoltre, una diminuzione dei prezzi dei giornali a diffusione nazionale (-0,1%; +3,7% il tendenziale) e locale (-0,1%; -0,3% il tendenziale) a fronte di un aumento dei periodici (+1,6%; +1,8% il tendenziale).