Messina, fuori dalla campagna elettorale di “Mimmo e Stellario”

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Dal 2011 reset si occupa di proporre soluzioni fattibili per rilanciare lo sviluppo economico, sociale e culturale della nostra città.

Da sette anni sosteniamo con forza la necessità che la competenza specifica sia alla base di qualunque proposta, condizione questa che abbiamo riconosciuto in Antonio Saitta ed è proprio per questa ragione che abbiamo scelto di sostenere il suo progetto di rilancio di Messina, la città in cui credere.

Il problema, però, di questa campagna elettorale è che non è stato possibile, fino ad ora, assistere a confronti seri sulle questioni specifiche tra gli schieramenti contrapposti.

In questo caos, spesso artatamente causato, lo studio di fattibilità tecnico economica sul waterfront proposto dalla coalizione di Antonio Saitta, con alla base valutazioni serie sulla qualità della vita accompagnate da una visione alta sul futuro della nostra città, “vale” quanto, solo per fare alcuni esempi, gli slogan vuoti e demagogici di Sciacca sul “waterfront a costo zero“, quanto lo slogan “più impianti e servizi per tutti nei quartieri” di Bramanti e quanto le trovate del “Casinò a Palazzo Zanca” e della “Tranvia volante” di De Luca.

Sarebbe bello però se la campagna elettorale fosse, così come dovrebbe, non la gara a chi la spara più grossa ma un confronto serio tra gli scenari possibili di sviluppo economico sociale e culturale della nostra città.

Per tale ragione ci piacerebbe “sfidare” tutti i candidati a Sindaco sul merito di alcune fantasiose soluzioni presentate per verificare se le stesse siano effettivamente fattibili e se siano quelle migliori per la nostra città.

Il tutto nella speranza che ai precisi e puntuali appunti, come nel caso del Consigliere Nino Interdonato sulla riduzione dei dirigenti proposta da De Luca, si risponda con dati a supporto della propria idea e non con ulteriore approssimazione ed affermazioni infamanti che poi, verosimilmente, avranno un prosieguo già annunciato nelle aule giudiziarie.

L’invito, o meglio la sfida, al confronto è quindi lanciata a tutti i candidati a Sindaco e sorprenderebbe se non fosse accolto vista la convinzione con la quale alcuni candidati si sono autodefiniti “capaci e competenti nella gestione della cosa pubblica“.

Paura che la foglia di fico cada e gli elettori scoprano quanta fuffa stia dietro slogan e proposte irrealizzabili?

Speriamo proprio di no!

Perché vogliamo chiarezza una volta per tutte e quindi restiamo ufficialmente in attesa di ricevere le disponibilità dei candidati per fissare data e luogo del confronto.

 reset c’è!

 Alessandro Tinaglia