
Messina – Si è svolta in Sala Senato la conferenza stampa per la presentazione del Progetto “Pro-Bene-Comune”, che ha lo scopo di sviluppare azioni e protocolli che mirino alla promozione del benessere psicofisico della popolazione studentesca e alla prevenzione del disagio psicologico, in modo da facilitare un miglior adattamento alla vita universitaria.
È fondamentale che le Università forniscano un ambiente sano in cui gli studenti possano affrontare i problemi psicologici con successo e ricevere il supporto necessario; per questo motivo, le attività del Progetto mirano, concretamente, a garantire supporto psicologico e percorsi di psicoterapia breve, che aumenteranno le opportunità di ascolto e le possibilità di acquisire risorse personali e relazionali utili anche per il futuro che attende i giovani dopo la conclusione del cammino di studi. Attraverso la ricerca, si punterà ad esplorare il tema del benessere psicologico degli studenti universitari, analizzando i principali fattori di rischio e protezione, sia individuali che ambientali, associati alla manifestazione di comportamenti problematici tra la popolazione studentesca. Verrà privilegiato un approccio olistico che miri a creare un contesto universitario salutare e accogliente attraverso la combinazione di interventi di counseling, ricerca empirica, prevenzione e utilizzo di tecnologie digitali.
All’incontro con la stampa erano presenti la Rettrice, prof.ssa Giovanna Spatari, la prof.ssa Francesca Liga, Delegata al Counseling psicologico e Responsabile scientifico del progetto e la prof.ssa Elena Santagati, Delegata alla Disabilità.
“Il Progetto ‘Pro-Bene-Comune’ – ha detto la Rettrice – si inserisce all’interno di un percorso già virtuoso avviato dall’Ateneo sin dal 2018, quando fu istituito il servizio di supporto psicologico qualificato presso il Ce.R.I.P. di UniMe. Siamo consapevoli del fatto che la crescita personale debba rappresentare l’obiettivo primario della formazione universitaria, al di sopra di tutti gli altri fattori che interessano una Comunità accademica. Dal mese di febbraio ci siamo dotati di ulteriori 6 punti di ascolto e supporto psicologico gratuito presso l’Aulario di Via Pietro Castelli ed i Poli Papardo e Annunziata. Un ulteriore punto di supporto sarà dedicato esclusivamente alle specifiche esigenze degli studenti stranieri. Dallo scorso mese di ottobre, inoltre, sono state avviate attività formative sul tema del counseling psicologico. L’Università di Messina è stata tra le prime ad occuparsi strutturalmente del benessere psicologico dei propri studenti e sta ulteriormente implementando il suo impegno in merito. Dal 2023, il MUR ha aumentato i finanziamenti per iniziative volte all’aspetto psicologico della vita universitaria e, proprio in quest’ottica, va letta l’adesione del nostro Ateneo al Progetto ‘Pro -Bene-Comune’, insieme ad altri 9 partner”.
“In tema di supporto psicologico – ha aggiunto la prof.ssa Liga – UniMe ha anticipato i tempi con azioni concrete che sono state rese ancora più importanti dallo scoppio della pandemia da Covid-19. Già dal 2018 il nostro Ateneo aveva avvertito l’esigenza di unire la fase della ricerca a quella dell’intervento psicologico finalizzato al supporto degli studenti. All’interno dei servizi gratuiti di supporto e intervento del Ce.R.I.P. si incardina anche quello rivolto ai bisogni educativi speciali. Con il sostegno finanziario del MUR alle progettualità in rete come, per l’appunto, ‘ Pro-Bene-Comune’ potremo promuovere in maniera capillare il benessere psicologico all’interno degli Atenei: il Progetto si compone di due linee operative, da qui al 2026. Sono 3 gli obiettivi principali prefissati: la ricerca, che punterà all’analisi dei bisogni della comunità studentesca. Presto, infatti, verrà inviata tramite l’App UniMe una richiesta per la compilazione di un protocollo finalizzato all’acquisizione di dati per appurare il livello di benessere degli studenti; l’ampliamento dei servizi, obiettivo già raggiunto dal nostro Ateneo anche grazie all’ausilio degli specializzandi in Psicologia della Salute e mediante l’ampliamento dei punti d’ascolto; divulgazione delle informazioni, che prevede, tra le altre cose, nel mese di ottobre, un evento di presentazione della seconda linea di finanziamenti dedicta specificatamente ai problemi derivati dal gioco d’azzardo o dall’uso di sostanze”.
Per il raggiungimento degli obiettivi progettuali, all’Università di Messina sono stati assegnati fondi per una quota superiore ai 275 mila euro. Al Progetto, di cui l’Ateneo della Calabria è soggetto capofila, partecipano assieme a UniMe anche il Conservatorio di Musica A. Scarlatti Palermo (A.F.A.M), la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati e le Università di Trieste, Siena, Trento, Palermo, Catanzaro “Magna Graecia” e Mediterranea.