Messina – Il Consigliere Comunale Giulia Restuccia di “Basile sindaco di Messina”, rappresenta la sua perplessità ed amarezza da parte delle amministrazioni che durante gli anni non hanno ritenuto la “via di fuga” della vallata di S. Stefano di Briga uno tra i problemi di fondamentale urgenza da dover risolvere in città.
La richiesta/protesta della comunità ubicata a Nord della nostra città, per la costituzione di un comune denominato “Maremonti” dovrebbe far riflettere noi amministratori, sulle esigenze dei cittadini del territorio delle zone estreme della città. Lungo la vallata sono molti i mezzi di soccorso che restano bloccati nel traffico giornalmente, e non si può pensare al giorno d’oggi che una persona possa morire in casa per il mancato soccorso di un’ambulanza, a causa del traffico stradale, considerato il numero ingente di veicoli che percorrono la suddetta strada”.
“Con protocollo N.0010483/2023 del 13/01/2023 ho posto alla conoscenza del Signor Sindaco Basile e degli Assessori Mondello e Minutoli, la volontà di assumere tutte quelle iniziative volte a completare la progettazione e di dotare la vallata di S. Stefano, di tutte quelle opere urgenti e indifferibili di cui hanno bisogno i residenti della zona, quale riprofilatura del corso d’acqua e la realizzazione di una idonea viabilità per decongestionare il traffico locale. In considerazione che la “Progettazione Definitiva” per la realizzazione della strada “via di fuga” è stata affidata al personale dipendente del comune di Messina, e che si è in attesa che l’Ufficio del Commissario di Governo proceda alla stesura del relativo bando di gara per l’affidamento delle indagini geognostiche”.
“Premesso che con Delibera di Giunta Regionale n.283 e nota n. 13754 del 08-08-2019, il progetto è stato finanziato per un importo pari a 5.521.965,00; e lo “studio di fattibilità” per il progetto in epigrafe, trasmesso con protocollo n.111503 in data 16-05-2020 corredato di verbale di Validazione, all’Ufficio del Commissario di Governo contro il dissesto idrogeologico nella Regione Siciliana (Patto per il Sud ME 22503 ME)”.
“I punti di criticità sono dovuti alla presenza di una viabilità interna ai nuclei abitati, con una larghezza della carreggiata che dire insufficiente è un eufemismo. Ciò ha comportato negli anni, l’utilizzo come via di collegamento
con la S.S. 114, l’alveo del torrente S. Stefano con immaginabili conseguenze, sia per il deflusso delle acque piovane, sia per i rischi a cui sono esposti i fruitori della golena”.
“Alla luce di quanto esposto e in considerazione che gli eventi alluvionali che hanno interessato il territorio di Messina negli ultimi decenni, hanno evidenziato la fragilità del territorio, sempre più esposto a precipitazioni di carattere alluvionale che determinano una situazione di grave pericolo; che l’inadeguata viabilità, costituisce una situazione di pericolo per i loro abitanti; che nel caso di eventi calamitosi, non si può prestare un adeguato soccorso soprattutto con mezzi pesanti e di consistente ingombro, di cui è dotata la Protezione Civile; che l’alveo del torrente S. Stefano, ha una larghezza molto ampia che consente la realizzazione di una viabilità adeguata alle esigenze dei tre villaggi: il riferimento a cui voglio dare risalto, è la riqualificazione ambientale della vallata di S. Stefano, con la dotazione di adeguate opere di urbanizzazione primaria”.