Messina – E’ stato confermato per venerdì 19 gennaio l’avvio del secondo step di interventi per la mitigazione delle vulnerabilità dell’Acquedotto Fiumefreddo, che determinerà la conseguente interruzione idrica in Città fino a domenica 21 gennaio.
Saranno in totale n.10 gli interventi progettuali sulla condotta adduttrice principale, lungo i Torrenti Fiumedinisi e Savoca e sul fiume Alcantara, compreso il nodo Montesanto, e contemporaneamente verranno effettuate n. 7 operazioni su impianti e reti.
Il cronoprogramma prevede l’inizio dei lavori sulla condotta adduttrice a partire dalle ore 7, di venerdì 19 che, salvo imprevisti o avversità meteoclimatiche, dovrebbero concludersi nell’arco delle 24 ore, comportando per tutta la giornata la sospensione dell’erogazione di acqua. La distribuzione idrica in città riprenderà a partire dalle ore 7 di sabato 20 gennaio normalizzandosi gradualmente nell’arco delle successive 24 ore, ovvero con la ripresa a pieno regime entro la giornata di domenica 21 gennaio.
Al fine di mitigare i disagi è stato programmato il piano di supporto alla popolazione attivo permanentemente al COC (Centro Operativo Comunale), nelle giornate di venerdì 19, sabato 20 e domenica 21 gennaio, dalle ore 8 alle 24, per le attività di Protezione civile in Città, sino alla normalizzazione dell’erogazione idrica. Si avvisa che il COC è l’unico organismo cui i cittadini dovranno rivolgersi per evidenziare ogni criticità, al numero telefonico 090-22866.
Saranno poi predisposte in tutto il territorio comunale postazioni per la distribuzione di acqua potabile così distribuite:
n.4 Rubinetti fissi, presso gli impianti:
- SEDE AMAM, viale Giostra – Ritiro;
- VIA GIROLAMO SAVONAROLA, incrocio V. Onofrio Gabriele (pressi p.zza Castronovo);
- VIALE EUROPA, pressi Ospedale Piemonte;
- VIALE PRINCIPE UMBERTO, pressi Serbatoio Torre Vittoria – incrocio con la via Michele Amari.
n.3 Autobotti fisse, che stazioneranno presso:
- rotatoria Annunziata,
- rotatoria Granatari,
- Piazza Fazio, a Camaro.
Comune e AMAM invitano la cittadinanza a verificare la funzionalità dei propri sistemi di accumulo d’acqua (serbatoi, cisterne, autoclavi) o dei pozzi privati e, altresì ad un consumo di acqua potabile senza sprechi, poiché le proprie riserve potrebbero essere bastevoli per le ore di sospensione annunciata.