Gli abitanti di Messina, sopportano, eccome se sopportano i ritardi della politica. Ma quelli del villaggio della zona sud, per intenderci quelli di Galati Marina, hanno però perso la speranza. Dopo tante promesse ancora non hanno visto soddisfatte le loro richieste: che non sono viaggi premio o benefit e neppure buoni di benzina e pacchi pasta. No, loro chiedono da anni alla politica di salvare le loro case dalla furia del mare.
Il maltempo che da qualche giorno colpisce la costa dell’Isola ha nuovamente generato panico tra la gente che vive a Galati: improvvisamente il mare ha cominciato ad avanzare in maniera inesorabile e hanno cominciato a vedere allagate le cantine. I ritardi della politica, locale e regionale, di questi anni provoca rabbia, frustrazione, perdita di fiducia verso le istituzioni. Così Giulia Ingegneri, presidente del Comitato Salviamo Galati Marina: “Il mare arrivava come un fiume in piena, ho contattato via Whatsapp l’assessore Massimo Minutoli, esprimendo la preoccupazione per ciò che stava accadendo che mi rispondeva, che era stato presentato alla Regione un progetto di rifioritura barriera esistente o non-esistente (dell’ing Leotta) con uno stralcio di 259,000.00 euro, concludendo “ci aggiorniamo domani”… credo che sia assurdo, liquidare così una richiesta d’aiuto in piena emergenza!”.
Come se non bastasse il rischio contagio del Coronavirus ci mancava pure la furia del mare e i ritardi della macchina burocratica, per mettere a repentaglio la vita delle persone. Le coincidenze che scivolano via sotto gli usci delle case come l’acqua salata che lo Ionio infligge ai residenti di Galati, colpevoli solo di essersi fidati delle promesse fatte da politici senza una parola d’onore. C’è troppo caos al Comune per tenere pensieri per questa gente: sono loro il volto dell’impotenza. Sono famiglie tristi e spaventate lasciate sole da un sindaco più preoccupato di far audience sui social, piuttosto che mettere in sicurezza la zona sud della città. Ma non è il solo: sul banco degli imputati anche la Regione.
“La nostra rabbia cresce per gli eccessivi continui ritardi delle istituzioni – aggiunge Giulia Ingegneri – alle quali noi abbiamo voluto dare ulteriormente fiducia. Non molto tempo fa l’assessore e l’ing Mellini dichiaravano “la barriera ha retto bene”, che Galati era in sicurezza, che l’attenzione era sempre stata alta e che se non ci fosse stata la barriera non ci sarebbero più state le case. Quindi? Stanno aspettando questo? Eppure il 17 febbraio ci assicuravano che erano previsti lavori di rifioritura barriera. Se era prevista una rifioritura, la cosa presuppone che la struttura esistente non è adeguata(?). Se non è adeguata bisogna renderla tale per contrastare le mareggiate… per quelle estive? Visto che siamo alle porte di Aprile?”.
A Galati Marina, villaggio sud di Messina, la vita va avanti, ma le disavventure e i disagi della gente del posto sono sempre lì, immarcescibili e sempiterni. E guai chiedere loro: di tutti i disservizi che lamentate del Comune, quale vi pesa di più? Tranquilli è solo una provocazione: un’altra nottataccia come quella scorsa e viene giù Galati.