ATTENZIONE visto il perdurare delle condizioni meteo avverse, con temporali improvvisi, in particolare nella Zona sud, si consiglia di uscire di casa solo in casi estremamente necessari. Allontanarsi dai torrenti e dai corsi d’acqua. Abbiamo attivato il COC.
Assessore alla Protezione Civile Massimiliano Minutoli
Se un fiume sotterraneo esplode e allaga Bologna a Messina si resta vigili anche se la situazione è tutt’altro che sotto controllo. La città – soprattutto la zona Sud – è a rischio tanto che lo stesso assessore Minutoli deve chiedere alla popolazione di restare in casa, per evitare rischi. Il territorio martoriato dall’abusivismo edilizio e dalle strane opere dell’uomo in molti torrenti non consente di abbassare la guardia. Non a caso nelle settimane scorse, in diversi articoli stampa, avevamo messo in guardia l’Amministrazione Basile chiedendo al sindaco e al comandante dei vigili, Giovanni Giardina, di controllare alcune zone di Messina (Torrente San Licandrom via Leonardo Sciascia) ma senza ricevere risposte: nonostante fosse in corso la settimana della protezione civile.
Esistono sempre tempi e modi per misurare la bontà delle azioni di una Amministrazione pubblica. E il silenzio del sindaco e del suo comandante genera inquietudine e profondi interrogativi etici. Può esistere un controllo del territorio e della sicurezza delle persone che abbia davvero a che fare con la giustizia sociale?
Quello che sta accadendo nelle aree maggiormente colpite – Zafferia, Galati Sant’Anna, Mili San Pietro, Giampilieri, Pezzolo, Santa Margherita e Ponte Schiavo – potrebbe ripetersi nella zona dell’Annunziata e appunto di San Licandro dove la furbizia dell’uomo ha modificato lo stato dei luoghi. Che ne pensa il comandante dei vigili urbani, Giovanni Giardina? Al punto che il volto della città di acqua e di torrenti, oggi quasi totalmente spariti per lasciare spazio a case, avamposti di stalle, capannoni, campetti di calcio e parcheggi. Ma come spesso accade la natura ha ricordato all’uomo di avere sotto i propri piedi una minaccia che non credeva tale e che non è semplice da gestire, soprattutto con il cambiamento climatico che rende stagionali precipitazioni che per secoli sono state ritenute eccezionali. Riqualificare il territorio messo ko dal sacco edilizio in tutto onestà è un percorso in salita, anzi in saliscendi. E – guardandoli da vicino – gli abusi perpetrati contano più delle sterili manifestazioni istituzionali della locale protezione civile. E ripetiamo: gli esempi di miopia sul territorio sono molteplici.
Insomma, c’è un filo rosso che lega tutta questa umanità: l’urgenza del raccattare consensi, il traguardo o il salto più alto di tutti nella galassia politica. Ma, purtroppo o per fortuna, la cronaca ogni tanto sorprende e scompagina la nostra addestrata indifferenza: il maltempo, le frane, il grido d’allarme dell’assessore Minutoli (allontanarsi dai torrenti e dai corsi d’acqua!). Gli abusi sul territorio, invisibili diventano visibili. Chissà quante volte politici e vigili urbani gli sono passati accanto senza mai vederlo come un pericolo. E così oggi si dà il via ai comunicati, alle passerelle, ai tavoli istituzionali.
“Sono in corso le operazioni per ripristinare le aree colpite dall’ondata di maltempo che ha interessato Messina dalle prime ore del mattino, provocando allagamenti in diverse zone della città. L’amministrazione comunale, coordinata dall’assessore alla Protezione Civile Massimiliano Minutoli, è intervenuta tempestivamente con uomini e mezzi per fronteggiare l’emergenza e garantire la sicurezza dei cittadini”.
Attivato anche il Centro Operativo Comunale (COC) e le squadre comunali, con il supporto dei mezzi idrovori, stanno operando nelle zone più critiche per ridurre i disagi. Parallelamente, la Città Metropolitana e l’AMAM sono impegnate nella rimozione delle ostruzioni nelle caditoie e nella pulizia delle strade dai detriti accumulati. La situazione resta sotto osservazione per eventuali eventi improvvisi – rassicura l’Amministrazione – sebbene il fenomeno stia gradualmente attenuandosi dal punto di vista idraulico, è comunque necessario continuare a monitorare attentamente nelle prossime ore per prevenire e gestire possibili dissesti idrogeologici.
L’abusivismo edilizio è una delle vere catastrofi di questa città: le costruzioni abusive distruggono il paesaggio e qualche volta uccidono. Non date sempre e solo la colpa alla pioggia. Messina è solo fragile!