Messina – Dal 1° luglio scorso, con l’entrata in vigore del nuovo codice degli appalti, di cui al d. lgs. 36/2023, le stazioni Appaltanti per poter continuare ad operare dovranno ottenere la necessaria qualificazione da parte di ANAC. Il nuovo impianto normativo, infatti, prevede come necessaria la qualificazione per tutte le acquisizioni di importo superiore a 500.000 euro, al fine di riconoscere maggiore autonomia e discrezionalità nell’agire amministrativo e, al contempo, assicurare che le competenze e le esperienze finora maturate dalle Stazioni Appaltanti siano da un lato valorizzate e dall’altro condivise con le stazioni appaltanti che, invece, vuoi per dotazione di personale o vuoi per inesperienza, vuoi perché non destinatarie di risorse finanziarie sufficienti, non potrebbero gestire appalti caratterizzati da notevole complessità.
“L’Ateneo di Messina, dopo solo un giorno dalla apertura della piattaforma ANAC per la qualificazione delle Stazioni Appaltanti avvenuta il 1° giugno scorso- sottolinea il Rettore, prof. Salvatore Cuzzocrea – ha visto attribuiti elevati punteggi di qualificazione consentendo la sua iscrizione e abilitazione ad operare nei livelli più alti raggiungibili sia per gli affidamenti di lavori che di servizi e forniture. In particolare, l’Università di Messina risulta già iscritta e qualificata nella prima fascia, per gli affidamenti di importo pari o superiori alle soglie di rilevanza comunitaria, con punteggio 74,98 per i Lavori (L1) e 68 per Servizi e Forniture (SFA1). L’Ateneo, in forza della qualificazione in prima fascia, ha dato disponibilità a fungere da centrale di committenza per le stazioni appaltanti non qualificate e ciò è stato possibile anche grazie e soprattutto alle specifiche competenze del personale in servizio presso il D.A. Attività Negoziale, cui va il mio sentito ringraziamento. Il risultato conseguito – conclude il rettore- è non solo un motivo di orgoglio per l’Ateneo per quanto nell’ultimo quinquennio, con impegno, competenza e dedizione è stato realizzato, ma costituisce stimolo a proseguire sulla strada intrapresa ed a raggiungere traguardi sempre più elevati”.
La qualificazione da parte di ANAC nella prima fascia richiede infatti la presenza di rigidi requisiti di professionalità e competenza, che contraddistinguono la Stazione appaltante per capacità amministrativa e di realizzazione delle opere e corretta esecuzione degli appalti. Non a caso, i livelli sono attribuiti in ragione della presenza nella struttura organizzativa di dipendenti aventi specifiche competenze, del sistema di formazione e aggiornamento del personale, nonché sulle gare svolte nell’ultimo quinquennio e della regolare trasmissione dei relativi dati sui contratti pubblici all’ANAC.
Al momento l’Elenco delle Stazioni Appaltanti non è ancora disponibile, a motivo dell’ esiguo numero di domande pervenute, tuttavia L’ANAC ha comunicato che su 2.404 di richieste di iscrizione all’Elenco solo 1.571 Stazioni appaltanti si sono qualificate, mentre altre 286 sono state iscritte con riserva.