Il Presidente dell AS Giovani Arditi Messinesi (GAM) Alessio Mancuso, alla luce della notizia della chiusura dell’oratorio dei Salesiani, San Domenico Savio, di Via Lenzi a Messina, esprime solidarietà e affetto per tutti i salesiani che hanno offerto la loro vita per i giovani Messinesi.
“Sono cresciuto tra quei corridoi, ho giocato innumerevoli partite in quei cortili, sono stato sgridato, cercato, e soprattutto amato. Potevo tornare dopo 10 anni e incontrare Don Gianni che mi diceva:” Ciao Alessio, come stai?”.
Il Savio è casa del Signore ma anche casa di tutti noi Messinesi.
Nelle motivazioni dell’Ispettoria, che hanno condotto alla triste decisione, si fa presente che la ragione principale sia stata la carenza di personale.
L’eleganza e la fede che contraddistingue i Salesiani non si spinge oltre nelle motivazioni, ma io credo che ci sia un disegno più ampio dietro la chiusura dell’Oratorio.
E’ un copione che abbiamo già visto negli anni precedenti a Pompei, chiusura dell’Oratorio e successiva permuta dei campi da gioco per costruire delle palazzine, operazione edilizia fermata dal Consiglio della IV Circoscrizione di cui ebbi l’onore di fare parte.
La proprietà del plesso è dell’Arcidiocesi di Messina, che ora dovrà decidere cosa farne.
E cosa si potrebbe fare in 15.000mq a 450 metri da Palazzo Piacentini?
Forse il Secondo Palazzo di Giustizia per il quale ci sono 17 milioni di Euro da oltre 30 anni?
Vicenda che va avanti con soluzioni iperboliche e sempre nuove, ma che non si concretizzano mai?
Si gioca a Monopoli in questa Città, da sempre, prima con gli affitti agli amici, adesso quelli ci sono sempre, ma essendo imbarazzanti si è passati alle vendite.
In ultimo il plesso che ospitava la Banca D’Italia, acquistato dall’Università. Prima ancora il Jolly Hotel, finito per pochi euro a privati in un asta pubblica, che ottennero il cambio di destinazione d’uso da struttura alberghiera in palazzina residenziale, con monolocali vista Madonnina della Lettera.
Don Gianni mi farebbe confessare, perché sto facendo peccato a pensare male della Diocesi, che opera in nome e per conto di Nostro Signore.
Tuttavia se la mia mente arriva a certe conclusioni, mi piace pensare che sia perché il mio Angelo Custode mi sussurra all’orecchio:” Alessio, se pensi che qualcuno ha voluto che si chiudesse l’oratorio per vendere le mura, tu dillo, se sbagli, ti confesserai”.
Spero di dovermi confessare, perché non posso credere che si rinunci ai giovani per vendere delle mura morte in cambio di denaro.