PAOLO TOMASELLO: UNA CONFCOMMERCIO DIVERSA, FATTA DI PARTECIPAZIONE E INNOVAZIONE TECNOLOGICA

Messina – Conferenza stampa di presentazione della candidatura di Paolo Tomasello alla presidenza della Confcommercio Messina. Il candidato presidente ha incontrato i commercianti e gli imprenditori presenti, esponendo le linee guida del suo programma finalizzato a un rilancio concreto dell’associazione.

«Ho deciso di candidarmi perché questa associazione necessita di un cambio di passo e di visione. È tempo di innovarsi, di ricostruire il rapporto con tutti gli associati e, soprattutto, i possibili futuri associati – esordisce Tomasello -. In questi anni si è vissuto un totale scollamento, figlio dell’assenza di una progettualità finalizzata agli interessi comuni».

Il candidato presidente, poi, è entrato nei dettagli del suo programma fino a comporre la sua visione di Confcommercio del futuro: «Abbiamo chiaro in mente quale dovrà essere la strada che l’associazione dovrà intraprendere. Non ho usato il plurale per errore – spiega Tomasello – perché credo che solo attraverso la partecipazione di tutti i soggetti interessati potrà esserci un rilancio. Voglio essere pragmatico e, allora, eccovi i punti chiave da cui ripartire: identità, esperienza, nuove generazioni, connessione e innovazione, governance inclusiva. L’identità è quella del nostro territorio, del nostro patrimonio artistico e culturale, ma anche quella della Confcommercio. Un’identità – continua l’imprenditore messinese – che si è ormai persa nel tempo. Abbiamo bisogno dell’esperienza dei commercianti più longevi e dell’entusiasmo dei giovani che si avvicinano a questo settore per creare una connessione che possa simboleggiare il commercio messinese. Penso a un brand territoriale: un primo passo per convogliare tutti gli associati».

 

«Non voglio – ha proseguito Tomasello – essere ingeneroso verso noi stessi, ma più in fondo di così non possiamo andare. Risalire è la nostra unica strada, ma solo attraverso la cooperazione totale tra noi associati. Dividersi non è la soluzione: in questi anni, troppe volte, si è persa la strada comune. Dobbiamo tornare a pensare alla Confcommercio come ad un’associazione a servizio degli imprenditori, per questo penso a uno sportello in grado di accompagnare le nuove realtà sin dalla loro creazione».

 

Forte è stato, quindi, il richiamo all’unità di intenti per un lavoro di comunità senza preclusioni o paletti. L’idea di un brand commerciale legato a Messina e la sua provincia, poi, torna utile per una nuova proposta che il candidato presidente condivide coi presenti: «Non ho mai avuto paura del futuro. Penso che la tecnologia sia un’arma a noi alleata e mai nemica. Il brand che voglio realizzare servirà per favorire un’altra creazione: quella di una piattaforma di e-commerce firmata Confcommercio. In sostanza, un infinito centro commerciale digitale che servirà per moltiplicare il lavoro e, di conseguenza, gli introiti prodotti. Credo che l’innovazione debba essere un nostro punto di forza, non ho timore di rischiare».

 

La parola passa, poi, a Corrado Andrea, collega e amico di Paolo Tomasello che si sofferma sull’idea di governance inclusiva: «Il tema della partecipazione è stato fondante per questo nostro percorso, perché, come diceva Paolo, la Confcommercio siamo noi e può esistere solo se tutti siamo e saremo protagonisti attivi. Vogliamo, allora, realizzare una governance che richiederà il coinvolgimento attivo da parte di tutti: commercianti, associazioni di categoria, istituzioni locali e cittadinanza. Questo approccio – continua Andrea – favorirà una maggiore trasparenza, ma anche responsabilità e rappresentanza. Così facendo, ogni decisione presa risponderà a una reale esigenza. Sempre e solo nell’interesse generale. La Confcommercio deve tornare alla sua identità primaria: rappresentare gli interessi del settore commerciale per far crescere il tessuto economico del territorio. La governance partecipativa e inclusiva – conclude Corrado Andrea – rappresenterà uno strumento vitale per affrontare insieme le sfide attuali e future».

 

Una battuta, poi, anche da parte di Rosario Alfino, presidente nazionale Federfiori: «Ho molto apprezzato il programma esposto da Paolo Tomasello, il punto che mi preme sottolineare riguarda la cooperazione tra associazioni di categoria e amministrazioni. Solo in questo modo, infatti, sarà possibile trovare un reale punto di incontro tra le parti. Sempre nello spirito di un miglioramento generale».

 

Conclusione che spetta al candidato presidente: «A chi mi chiede un’opinione sulle piste ciclabili e le isole pedonali, rispondo che culturalmente mi trovo vicino alla creazione di spazi che migliorino la vita dei cittadini. Da imprenditore – spiega Tomasello -, però, credo che occorra sempre un grande spirito di cooperazione tra le associazioni e l’amministrazione per far sì che il tutto nasca nel rispetto dei diritti dei cittadini e anche degli interessi dei commercianti». Ultime battute, infine, rivolte ancora ai commercianti presenti: «La parola che ho in mente è “unità”, per cui uniamoci davvero per costruire insieme una rete per rafforzare il nostro settore. Non amo gli appelli, penso che serva sempre volere fortemente le cose. Mettiamo da parte gli individualismi, perché solo insieme possiamo fare la differenza», ha concluso.