Gorizia, Cagliari, Roma, Foggia, Benevento, Torino, Pisa, Modena, Bologna.
Lavoro, istruzione, welfare, ricerca, sviluppo, università, equità generazionale: un tour di ascolto con l’obiettivo di scrivere insieme ai giovani un manifesto con proposte concrete da tradurre in azioni politiche.
“Da troppi anni questi temi sono completamente dimenticati dalla politica. Anche grazie alla nostra età abbiamo l’ambizione di dare cittadinanza alle richieste dei giovani. Non lo faremo chiusi nelle nostre sezioni ma insieme ai giovani, nelle scuole, nelle università, nei luoghi frequentati dai nostri coetanei.
Le elezioni europee si avvicinano, il 47% dei giovani è propenso al voto ma solo l’8% degli under 35 si ritiene soddisfatto dal dibattito politico sulle elezioni, 6 giovani su 10 reputano che quest’ultimo non stia affrontando adeguatamente le criticità e le esigenze che vivono.
Ci sono 5,7 milioni di neet tra i 15 e i 34 anni, una disoccupazione giovanile al 23% e investiamo in ricerca meno di un punto e mezzo del PIL. Solo l’1% delle risorse del PNRR e il 3% della legge di bilancio è dedicato ai giovani.
350 mila under 30 hanno lasciato l’Italia negli ultimi 10 anni, stiamo bruciando il loro futuro, per questo abbiamo chiamato provocatoriamente il nostro tour “giovani un cazzo”, siamo onestamente stanchi delle inutili e rituali promesse da campagna elettorale. In 10 giorni visiteremo dieci università, questa è solo la prima tappa di un percorso che vuole arrivare in tutte le università italiane”
Lo dichiara in una nota Matteo Hallissey-Segretario Radicali Italiani