Messina – «Il futuro della Srr deve essere sganciato dalle vicende politiche». A dirlo è il segretario provinciale della Fit Cisl Messina, Letterio D’Amico, dopo la richiesta inoltrata al Commissario straordinario del Comune di intervenire sulla carica di presidente occupata dall’ex assessore Dafne Musolino.
«Che la Musolino sia un presidente legittimo o no, poco ci importa – ha precisato D’Amico – non vogliamo entrare nella questione di natura politica ma riteniamo opportuno ricordare che la SRR è una società per azioni soggetta al Codice Civile. Il presidente viene nominato dall’Assemblea dei soci. Il presidente si dimette, l’Assemblea ratifica e nomina un nuovo presidente».
La considerazione della Fit Cisl è di natura gestionale. «Se la Srr in questo momento si trovasse senza il presidente quindi senza rappresentante legale non potrebbe completare la presentazione dei progetti Pnrr perdendo questa opportunità per tutto il territorio dell’ambito, cioè i 47 comuni che ne fanno parte e non solo per il comune di Messina, socio al 30%. È una società d’ambito che cura interessi per 450.000 persone e dei cui risultati non può fregiarsene un solo comune ma l’intera comunità d’ambito. I tempi per la nomina di un nuovo presidente, le modifiche burocratiche sul camerale con il nuovo nominativo non riuscirebbero ad essere fatte entro i tempi che danno un termine perentorio per la presentazione dei progetti: il 16 marzo, cioè due settimane da oggi».
Da qui la preoccupazione della Fit Cisl. «Un territorio in cui non ci sono impianti per il recupero dei rifiuti può perdere un’opportunità di finanziamento di opere e infrastrutture necessarie e continuare a portare i propri rifiuti fuori provincia (o fuori regione) a costi sempre più alti a carico dei cittadini?», domanda D’Amico.