Invitato a un brunch a Messina da un club di servizio, l’Ad della Stretto di Messina Piero Ciucci dispensa sorrisi e strette di mano, non disdegnando foto di rito con politici e amministratori locali. Racconta l’ennesima favoletta riguardo lo stato di avanzamento del progetto del ponte, dopo però aver messo per iscritto cose ben diverse appena cinque giorni addietro.
Rispondendo alla richiesta del Presidente dei Verdi Angelo Bonelli di permettere la consultazione della relazione di aggiornamento del progetto, consegnata con squilli di tromba il 30 settembre, ha infatti candidamente ammesso che siamo ancora quasi al punto zero.
Dopo avere definito la stessa relazione, appena un mese addietro, come “un passaggio fondamentale” e dopo che lo stesso Salini, ad di Webuild, aveva affermato che si trattasse “della conclusione di tutti quei processi che erano stati previsti dal decreto che ha ripristinato il ponte di Messina”, ecco cosa invece scrive Ciucci a Bonelli il 9 novembre: “La relazione consegnata è ancora in fase di istruttoria ed esame da parte degli uffici al fine di verificarne la completezza”. E ancora, una volta ultimata questa prima verifica, “dovrà essere sottoposta a parere, poi trasmessa, poi approvata, poi avviati ulteriori adempimenti procedurali ed attività, poi nuovamente trasmessa”, e così ancora per innumerevoli passaggi.
Relazione che quindi non ha nulla di definitivo ne’ di fondamentale e che proprio per questi motivi lo stesso Ciucci rifiuta di mettere a disposizione di chi aveva chiesto di leggerla, secretandola nei fatti (ma si può?). E c’è di più.
Proprio ieri il Presidente della Corte dei Conti, in audizione parlamentare, ha denunciato l’enorme spreco di risorse destinate al ponte che andrebbero invece destinate ad investimenti necessari per i territori.
Già, invece del ponte.
I cittadini hanno bisogno di trasparenza e non di passerelle e foto sui giornali.
Basta col fumo negli occhi, basta coi trucchi!
Anche per questo, per smascherare le tante bugie che vengono quotidianamente raccontate, è necessaria una grande mobilitazione, a partire dal corteo No ponte a Messina del 2 dicembre.
Invece del ponte