Messina – «Si è persa un’occasione di confronto svincolato da sì e no ideologici». Così il segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi, dopo l’incontro dell’amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci, in Commissione consiliare Ponte.
«La presenza di Ciucci poteva essere l’occasione per confrontarsi nel merito, esprimere disappunti o capire meglio iter e tempistica – continua Alibrandi – abbiamo, tutti, la necessità di conoscere bene il progetto, gli aggiornamenti e le ricadute reali sul territorio. Perché il nostro sì al Ponte sullo Stretto è un sì alle infrastrutture, alle opportunità, al lavoro e allo sviluppo. Ma non può essere, però, un’opera calata dall’alto senza alcun confronto e senza tenere conto dei diritti sacrosanti di tanti messinesi».
Sulla tempistica data da Ciucci relativamente al percorso degli espropri, Alibrandi è convinto che questo «sarà il vero spartiacque per capire se il Ponte si farà oppure no. Questa è la fase in cui occorrerà dialogare con i messinesi ed i reggini. Occorre dimostrare di avere rispetto verso il patrimonio e il valore che gli immobili delle persone. Non è tollerabile che le ruspe entrino in azione senza un preventivo accordo tra tutte le parti e il riconoscimento ai proprietari di immobili del giusto valore delle loro case».
Alibrandi, inoltre, ricorda come sia alto il rischio di un contenzioso che blocchi per anni l’opera e quindi anche la pianificazione urbana della città. «Comprendiamo l’allarme lanciato tempo fa dal presidente dell’ordine degli Avvocati sulla mole di contenzioso che si creerà – dice il segretario della Cisl messinese – e riteniamo che nell’ambito delle attività a supporto dell’opera occorre davvero pensare al potenziamento degli uffici giudiziari nella nostra Corte d’Appello, alla creazione di una sede distaccata del TAR a Messina per evitare che tutti debbano rivolgersi alla sezione di Catania con aggravio di costi ed allungamento dei tempi. Riteniamo – aggiunge Alibrandi – che il potenziamento delle strutture pubbliche e burocratiche debba comprendere anche l’ufficio dell’ispettorato provinciale del lavoro per verificare periodicamente e con maggiore frequenza le condizioni di sicurezza e di regolarità dei cantieri del Ponte, delle opere connesse e di tutte le altre attività che si dovrebbero sviluppare. Servono rinforzi anche per Inps e Inail, altri enti che dovranno svolgere un ruolo di grande impatto nel garantire che i lavori avvengano secondo le norme e le regole. È questo il compito che la città, dall’Amministrazione a tutti i portatori di interesse, devono avere in questo momento, quello di pretendere che il “sistema Messina” sia adeguatamente rinforzato per gestire al meglio tutto ciò che riguarderà la costruzione della mega opera sino – da programma – al 2032 e per gli anni successivi in cui il Ponte sullo Stretto diventerà attrattore di opportunità».