Messina – L’azienda ospedaliera Papardo è la prima della città di Messina a stabilizzare i numerosi precari storici dell’emergenza CoVid, anche precari cosiddetti nel ruolo, entro la fine dell’anno in corso.
«Il raggiungimento del risultato – afferma Giovanna Bicchieri, segretaria generale della Cisl Fp Messina – è dovuto al fatto che l’Azienda Papardo è stata la prima della provincia messinese a definire la dotazione organica aziendale e il fabbisogno del piano triennale del personale, che consente una seria e puntuale programmazione dei percorsi assunzionali seguendo l’indirizzo del tetto di spesa prescritto dalla Regione Sicilia nel rispetto dei paletti imposti dalla vigente normativa di legge».
Il sindacato è convinto, quindi, che le numerose lavoratrici e lavoratori neoassunti contribuiranno ad innalzare il valore dell’assistenza sanitaria pubblica nell’importante azienda ospedaliera cittadina. «Auspichiamo – aggiunge la Bicchieri – che anche tutte le altre aziende sanitarie messinesi, dal Policlinico universitario al Centro Neurolesi e l’Asp, seguano presto e comunque entro il 31 dicembre l’esempio del Papardo che negli ultimi anni ha dovuto lottare per rimanere in vita a causa dei tagli lineari sulla spesa sanitaria».
Una nota dolente, per la Cisl Fp, è invece rappresentata dall’Asp di Messina, la più grande azienda sanitaria del territorio che «ad oggi – sottolinea ancora la segretaria generale – ha raggiunto il guinness dei primati non avere ancora definito la nuova dotazione organica aziendale ed il piano del fabbisogno triennale aziendale. Purtroppo, tale grave inadempienza non sta consentendo una corretta e trasparente programmazione delle assunzioni mediante le stabilizzazioni dei precari, precari nel ruolo ed assunzioni attraverso le procedure concorsuali».
La preoccupazione del sindacato è per la mancanza di notizie sulla proroga dei numerosi lavoratori precari, molti dei quali hanno già maturato i requisiti atti alla stabilizzazione con i 36 mesi e con i 18 mesi, nelle more che venga emanata la prima fondamentale linea di indirizzo da parte dell’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo sulle proroghe degli incarichi a termine.
«Nel frattempo – continua – l’Asp di Messina continua a pagare 23 collaboratori amministrativi con partita iva, oltre il tetto di spesa assunzionale. Abbiamo contestato, anche, il fatto che i nuovi bandi di concorso non prevedano l’assegnazione di un punteggio aggiuntivo per i lavoratori dell’emergenza CoVid e per il punteggio assegnato al curriculum formativo, nel bando di concorso, per la copertura di eventuali posti vacanti di tecnici della prevenzione, in assenza di criteri certi e trasparenti che non siano lasciati alla discrezionalità altrui».
Nel frattempo, anche al Neurolesi si creano altri precari con nuovi bandi di concorso a tempo determinato. «Che – spiega ancora la Bicchieri – non tengono conto dei lavoratori dell’emergenza CoVid e tra questi rischiano di essere messi alla porta numerosi biologi ed infermieri Cocopro. Chiediamo che, ovunque, si proceda con immediatezza alla stabilizzazione di tutti i sanitari tecnici ed amministrativi che hanno già maturato i requisiti per la stabilizzazione, parimenti alle proroghe degli incarichi a termine attraverso l’imprescindibile coinvolgimento delle forze sociali»