Il Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale, ufficio interforze del Dipartimento della pubblica sicurezza, ha predisposto il documento di analisi “Il Punto – Il pregiudizio e la violenza contro le donne”.
Il documento esamina i dati provenienti da tutte le Forze di polizia, confrontati e integrati attraverso le fonti aperte e con le informazioni dai presidi territoriali di Polizia di Stato e Arma dei carabinieri.
Un’attenta analisi è stata dedicata ai cosiddetti “reati spia”, che ha fatto emergere, nei primi sei mesi del 2024, un aumento del 6 per cento degli atti persecutori, il cosiddetto stalking, reato che colpisce le donne nel 74 per cento dei casi; un aumento del 15 per cento anche per i maltrattamenti contro familiari e conviventi, che interessano le donne nell’81 per cento dei casi; con un incremento dell’8 per cento seguono la stessa tendenza le violenze sessuali, reato particolarmente grave, che nel 91 per cento dei casi ha come vittime delle donne (di cui il 28 per cento minorenni).
Per quanto attiene ai reati introdotti dal cosiddetto Codice rosso, legge che ha ampliato il sistema di tutele per le donne vittime di violenza di genere, in termini percentuali i dati hanno fatto registrare, nei primi sei mesi dell’anno in corso, un significativo incremento, pari al 67 per cento, della costrizione o induzione al matrimonio; un decremento pari al 2 per cento, della deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso; un incremento pari al 22 per cento della diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti (c.d. revenge porn) e infine, un incremento pari al 38 per cento della violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa.
Il documento analizza, tra le altre cose, la forma più grave di violenza, quella che sfocia nell’omicidio volontario, nel biennio 2022-2023 e nel periodo 1° gennaio – 30 giugno 2023, raffrontato con l’analogo periodo dell’anno precedente, con un ulteriore cenno anche all’andamento nel più ampio periodo tra il 2014 e il 2023. Nel passato semestre dell’anno in corso, il numero degli omicidi volontari consumati totali mostra un decremento del 17 per cento, come quello delle vittime di genere femminile che mostra un decremento del 18 per cento, laddove l’incidenza delle vittime donne resta tuttavia al 35 per cento. Anche in ambito familiare/affettivo gli omicidi commessi nei confronti di donne scende a 46, confermandone il sostanziale decremento del 13 per cento. Seguono la stessa tendenza gli omicidi commessi da partner o ex partner che mostrano, una diminuzione del 19 per cento delle vittime di genere femminile.
L’elaborato tratta, inoltre, le discriminazioni contro le donne disabili, che versano in una condizione di particolare fragilità e possono diventare il bersaglio di violenze e vessazioni ulteriori, spesso da parte di chi se ne dovrebbe prendere cura, realizzato con l’ausilio dell’Osservatorio contro gli atti discriminatori.
Un ulteriore paragrafo è stato dedicato all’azione di prevenzione, che nei primi sei mesi dell’anno in corso ha fatto registrare un incremento, con un aumento degli ammonimenti dei Questori sia per violenza domestica che per stalking.
Nel report viene anche evidenziato il rapporto interistituzionale avviato con il Dipartimento per le Pari opportunità che fornisce, anche attraverso il numero di pubblica utilità 1522, un importante contributo di indirizzo e assistenza per le donne vittime di violenza.
Giovani atleti, campionesse e campioni dei gruppi sportivi di Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di finanza e Polizia penitenziaria, hanno fornito il loro contributo contro la violenza sulle donne, lanciando un messaggio di speranza e raccontando le loro testimonianze sul valore dello sport per promuovere un’effettiva parità di genere, e ricordare ai ragazzi l’imprescindibile valore del rispetto per il prossimo.