Messina – Altissima partecipazione stamani all’assemblea, al sit-in ed allo sciopero di 8 ore indetto da Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil all’Amam, l’azienda partecipata che gestisce il sistema idrico del Comune di Messina. “La protesta – ricordano i segretari di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, Giuseppe Foti, Francesco Donato e Tindaro Marchese – riguarda le incongruenze dell’attuale pianta organica e del funzionigramma attuati senza informativa sindacale, il mancato adeguamento dei livelli contrattuali alle mansioni svolte realmente dai lavoratori, dissonanza tra le assegnazioni e le mansioni, azzeramento della funzione di responsabile di tutti gli uffici/servizi/unità di coordinamento con la sola eccezione del quadro amministrativo.
E mentre l’azienda blocca le selezioni per le progressioni di carriera, e continua a chiedere ai lavoratori prestazioni lavorative non coerenti con il livello di inquadramento, e con le assegnazioni fissate, – aggiungono – per solo 2 dipendenti procede invece ad affidare temporaneamente, con criteri non trasparenti, mansioni superiori”.
Prima dell’inizio dello sciopero si è tenuta una partecipata assemblea dei lavoratori che ha deciso, all’unanimità, il proseguo della protesta in assenza di risposte. Nemmeno l’incontro svoltosi subito dopo tra azienda e sindacati è servito a far desistere l’Amam dall’atteggiamento di chiusura sulle rivendicazioni, sui quali tra l’altro continua incomprensibilmente a non esprimersi, non fornendo alcuna giustificazione.
La presenza del sindaco del Comune di Messina – proprietario della partecipata – che è intervenuto durante il confronto ed ha offerto solo la disponibilità a proseguire il dibattito, non è servita certo a migliorare la situazione. Infatti, i rappresentanti dei lavoratori, e gli stessi lavoratori, purtroppo, hanno dovuto assistere dapprima ad un palese tentativo di spaccare il fronte sindacale e, quando questa operazione non è riuscita, al tentativo ancora più inqualificabile di delegittimare il sindacato parlando direttamente con i lavoratori, ricevendo però la stessa identica risposta.
L’azienda non ha nemmeno provveduto, come invece era obbligata, ad informare l’utenza della protesta in modo da evitare disservizi. Inoltre, durante la mattinata non sono mancate le provocazioni. Ed in merito Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil ricordano all’Amam che l’uso di stagisti per sostituire il personale scioperante è vietato dalla legge e che Lo stagista può andare allo sportello per apprendere solo se è presente il tutor.
Gli esiti di questa giornata – sottolineano i sindacati di categoria di CGIL, CISL e UIL – non assegnano vincitori, ma bloccano purtroppo, ancora e senza alcun motivo, la vertenza.
Le rivendicazioni sono chiarissime, per chi le vuole capire, e sono quelle contenute nelle note mandate a sindaco e azienda, e ribadite anche stamani.
“A sindacato e lavoratori – aggiungono Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil – non interessano gli slogan, e nemmeno fare l’opposizione politica a questa amministrazione. Interessa però avere solo le risposte su quanto chiesto. Rinnoviamo, pertanto, l’invito a recedere dalle provocazioni, ed a definire un accordo sui punti individuati. Nel caso contrario – concludono Giuseppe Foti, Francesco Donato e Tindaro Marchese – ci vedremo costretti, nostro malgrado, a proseguire la protesta”.