Messina – Una crisi idrica drammatica crisi idrica pari solo a quelle vissute durante l’amministrazione Accorinti”. Dure accuse dei consiglieri Amalia Centofanti (Prima l’Italia) e Cosimo Oteri (Gruppo Misto) contro l’amministrazione Basile e l’AMAM. In una interrogazione, Centofanti e Oteri, chiedono all’esecutivo e alla partecipata se “stiano studiando l’ipotesi di un impianto di dissalazione e in che termini.
Nonostante le illusorie promesse dell’amministrazione -puntualizzano- gli interventi effettuati dall’AMAM tra novembre e maggio non hanno risolto nulla in termini pratici rispetto all’approvvigionamento idrico cittadino e anche se nessuno nega l’impegno messo nel risanare i conti dell’AMAM è chiaro che, in attesa della conclusione nel 2032 del ponte sullo Stretto e della donazione alla città dalla Webuild dei due impianti di dissalazione, Messina non può fronteggiare per altri 8 anni il deficit idrico aspettando le donazioni di un’impresa privata”. Per Centofanti e Oteri “le promesse non mantenute di De Luca prima e di Basile poi rispetto all’acqua 24 ore su 24 si sono rivelate solo una trappola acchiappa-voti, perché è evidente che non è vero, come ha ripetuto il sindaco Basile più volte, che tutta la città ha l’acqua 16 ore al giorno e in alcune zone anche h24″.