Qui si continua a fare appello alla professionalità di tutti, ma siamo professionisti solo nelle tavole rotonde, nelle chiacchiere. E intanto la sporcizia avanza. Le leggi ci sono, non mi pare che ci sia la voglia vera di applicarle. Mi sento dalla parte della legge: con questo, sia chiaro che non sto proponendo l’ergastolo per chi sporca o truffa la gente ma neanche un buffetto e via, tanto son ragazzi. E’ la sensazione di poterla fare franca che fa crescere le imprese di certi personaggi che popolano i palazzi. Mi chiedo se abbiamo bisogno di un omicidio per strada per aprire gli occhi?
Il sindaco dev’essere un educatore, se non ci crediamo chiudiamo bottega. La nostra crisi sta nel non credere più alle istituzioni. Qua, troppo spesso, si tende a giustificare sempre tutti e tutto. Basta, basta: è ora di colpire i delinquenti, o a colpire saranno loro. Sogno un sindaco normale che quando varcherà la porta di Palazzo Zanca dica ai cronisti: “Non ho nulla da offrirvi, se non la volontà di affrontare i problemi“.
Sarebbe già un buon inizio!