Messina non fa schifo, anzi, è la città più bella del mondo. Eppure, la città si sta degradando a livelli mai toccati in passato. Per via di una logica che non risponde al bene dei cittadini, ma agli interessi dei politici. Senza distinzione di colore, perché a ogni cambio di amministrazione comunale si perpetuano gli stessi mali.
A cominciare dalla lottizzazione e dalla mortificazione delle competenze professionali: il servilismo è premiato più della bravura. Complici gli stessi professionisti, senza più dignità ed etica, che a ogni cambio fiutano l’aria che tira, per farsi trovare già proni davanti al potente di turno.
Messina non fa schifo, anzi, è la città più bella del mondo, Eppure, le strade sono un pericolo per anziani e bambini, le cosiddette fasce deboli: buche, marciapiedi divelti, anziani e disabili in carrozzina costretti a camminare in strada, alberi secchi: insomma un luogo non civile., con le famiglie costrette a convivere con una condizione di diffuso abbandono. Manca dunque la necessaria manutenzione, con conseguenze intuibili sul piano del decoro e della sicurezza.
Messina non può non interrogarci come persone, prima che come giornalisti e come cittadini. Solo l’idea di far finta di nulla, mette i brividi. Ma deve interrogarci anche come cittadini di uno Stato di diritto. Perché questa città ci ricorda, nella maniera più violenta e brutale, che dove non si afferma legalità e dove non si governa il degrado, vince la prevaricazione (istituzioni in pericolo, nessuna esclusa) di chi in quel momento possiede l’arma più potente o la spregiudicatezza maggiore e prima o poi finiscono per pagare i più deboli.
Dopodiché possiamo discutere sulle modalità del governare il Comune, la Giustizia, l’Università ma è difficile immaginare che quel verbo, verso il quale siamo tentati a volte di provare insofferenza, non possa passare per un giusto equilibrio di prevenzione e controllo. Quando mancano, al di là della buona volontà delle persone, l’uno o l’altra o, peggio, entrambi – per incapacità, perché non si sa come fare, per mancanza di volontà, di mezzi, di strategia – non è difficile immaginare che, a forza di lasciare che sia, per anni, a volte per decenni, finisca per prevalere nella convivenza qualcosa di diverso dal sistema di regole previsto dallo Stato.
Messina non fa schifo, anzi, è la città più bella del mondo.