Messina – Si può spendere ancora qualche parola su (e contro) promossi e bocciati per le Amministrative? Si deve. Altrimenti di qui alla prossima campagna elettorale ci ritroveremo daccapo le stesse facce con le medesime argomentazioni.
Ci ritroveremo di fronte ancora alla medesima provocazione politica tra società civile e sindaci con il megafono. Anche se ci hanno solennemente promesso che i nomi, nelle liste o tra gli assessori, saranno controllati meglio. Proprio come ci hanno promesso che la raccolta dei rifiuti costerà di meno e Palazzo Zanca – come per miracolo – finalmente trasparente.
Qualcuno, che pure ha l’indiscussa autorità di poter sparare cavolate a raffica, ha notato che i candidati di quest’anno erano in fondo un po’ meno peggio di quelli degli anni passati. Un po’ più attuali. Soprattutto perché c’erano più donne e che donne scese in campo per salvare la città. Qualcuna addirittura così in gamba da meritare la fascia di sindaco. Dimenticando che per essere eletti, dal condominio al Parlamento ci vogliono i consensi e non le blindature di triste memoria. Mah, che strana democrazia partecipata: sai che guadagno. Ma il difetto è nel manico.
La “Società Civile” di Messina, che gran concetto. Quante cose buone ti fa la Società Civile… Intanto media fra la famiglia e i loro effettivi bisogni. Se vi par poco. In città grazie alla loro preziosa opera non si patisce più la fame. Si hanno tante possibilità di carriera tra i posteggiatori di qualche coop o tra le commesse dei supermercati. Per non dimenticare un posto tra il personale infermieristico ospedaliero. Per queste e tante altro opere di carità, è sempre rimasta in cima ai nostri pensieri, la Società Civile. In tanti vi hanno ricamato sopra ma sicuramente per invidia o cattiva conoscenza dei gesti nobili elargiti. Per IMG Press è diventata una figura sacra, esemplare. Ha preso il posto che una volta apparteneva al popolo, così semplice e genuino; che un tempo apparteneva al proletariato, così schietto ed eroico. Semplice genuina schietta eroica, la Società Civile messinese. Non ne sbaglia una, la Società Civile. E’ sempre schierata con i buoni, essa stessa considerandosi buonissima, e contro i cattivi. Che coincidono pressappoco con tutti gli altri, compresi ahinoi. Polemiche a parte, ci piacerebbe capire per chi ha votato la Società civile… Sicuramente per Maurizio Croce o Franco De Domenico e allora se così è stato certamente, perché ha stravinto Federico Basile che a detta dei soliti noti opinionisti che vanno per la maggiore, è un soldatino nelle mani di quel ragazzaccio che risponde al nome di Cateno De Luca?
Lo sappiamo che in questa città è sbagliato mettere in dubbio la bontà delle scelte politico – professionali e coloro che si azzardano a criticare finiscono nelle liste di proscrizione piuttosto che in quella di collocamento: cioè un invito a strimpellare a comando. Io Sistema vi suggerisco il tema; voialtri ragazzi metteteci le variazioni. Un esercizio di “karaoke” etico. Spero che almeno uno dei tanti aspiranti consiglieri comunali, incurante del risultato, ma memore della propria serietà, abbia risposto: No, il servilismo è un comportamento infame verso la comunità che voglio tutelare, aiutare, servire, a testa alta e con la schiena dritta. Perché la politica con la P maiuscola, o la si fa con convinzione o è meglio mettersi da parte. Se non si capisce questo, se non ci si interroga su questo, si rimane esposti al fascino di ogni padre padrone prossimo venturo (e nemmeno tanto improbabile). E, fidatevi, a nulla serve (poi) la giustificazione di tantissimi consiglieri comunali ingenui, forse innocenti. Noi non sapevamo, noi non conoscevamo le malefatte di Tizio o Caio. Cosa pensare – questo sì andava chiesto ad assessori e candidati delle Amministrative – di questa spiegazione? Gli eletti, dobbiamo prenderli sul serio?
E Noi che siamo, o che dovremmo essere, i cani da guardia del Palazzo, davvero non ne sapevamo niente? Davvero non c’era modo di farsi passare per la testa almeno un sospetto prima di decantare le lodi di tante Anime Candide?