Messina – La V municipalità ne evidenzia l’ormai perenne e costante problema che da decenni ormai non riesce a trovare soluzione; il presidente della II Commissione Consiliare della V Circoscrizione, Consigliere Franco Laimo, ha posto ancora una volta la problematica nei lavori della stessa commissione e ne evidenzia lo stato dei luoghi assieme ai colleghi consiglieri della V Municipalità, sottolineando la questione: dopo il sopralluogo congiunto avvenuto con la VI Commissione consiliare del Consiglio Comunale “Pianificazioni Urbane”, sopralluogo del 21 Ottobre 2020, alla presenza del Presidente di Arismé Avv. Marcello Scurria, purtroppo ancora non si sono avuti gli effetti sperati.
All’indomani di tale sopralluogo si ebbe infatti sì una bonifica necessaria dell’intero luogo, ma oggi la situazione versa in uno stato ancor più grave: fogna a cielo aperto con annessi odori nauseabondi, sterpaglie di ogni genere e specie, materiali abbandonati da parte di qualche ditta appaltatrice di fibra ottica, materiali di risulta, rifiuti abbandonati di ogni genere e specie e addirittura si registra la presenza anche di cinghiali che liberamente scorrazzano nell’area ornai priva del cancello divelto da ignoti arbitrariamente.
Tanti dunque anche gli atti di incivili che approfittano dei luoghi abbandonati per smaltire qualsivoglia genere di immondizia.
Dai lavori della II Commissione consiliare del 16/02/2021, si è deciso di riportare la questione ai lavori di Consiglio della stessa V Municipalità al fine di trovare la cosiddetta “parola fine” ad un luogo che sembra avere la stessa sorte del “Ponte sullo Stretto”, ovvero se ne parla da decenni, passano le amministrazioni ma l’area non riesce a trovare una meritevole collocazione e bonifica definitiva.
Il Comune, proprietario dei terreni, li aveva dati in concessione all’Iacp per realizzare 60 alloggi, ma il progetto nell’ultimo decennio è stato “abbandonato”, così come le aree in questione, vicino alle quali insistono numerose palazzine e il Seminario arcivescovile;
il presidente di Arisme, Avv. Marcello Scurria, in occasione del sopralluogo congiunto fra V Municipalità e Consiglieri Comunali, aveva manifestato la volontà da parte dello stesso Comune, di riprendere il progetto di realizzazione dei circa 60 alloggi, ma all’appello mancavano l’aggiornamento del prezzario e di conseguenza una parte dei fondi che sarebbero serviti alla costruzione delle palazzine.
Oggi però, forse complice il periodo “covidiano”, ancora nulla si è mosso, ma ciò che conta è bonificare l’intera area: che siano palazzine o parco urbano o ancora una grande area di parcheggio poco importa, ma ciò che è certo è che il Fondo De Pasquale merita una fine migliore, pertanto conclude Laimo, bisogna intensificare gli sforzi verso un’unica direzione.
L’area di Fondo De Pasquale, prosegue Laimo, una volta pulita e riqualificata, se non fine ultimo di alloggi residenziali, potrebbe essere utile per la realizzazione di una piazza o area ludica-ricreativa, garantendo opportunità di sviluppo sociale nella piena co-educazione valorizzando le caratteristiche sociali; si potrebbe pensare ad un parco innovativo a basso costo come l’”outdoor education square”: dove svolgere attività educative in spazi all’aperto per implementare la conoscenza dell’ambiente circostante, sperimentando esperienze di contatto con la natura.
La situazione dal punto di vista igienico-sanitario è al limite; non si può non sottovalutare la salute pubblica, occorre intervenire immediatamente sulla riqualificazione, poiché risultano fondamentali prevenzione e controllo delle malattie infettive e parassitarie.
La sicurezza degli ambienti aperti e confinati va di pari passo con la tutela della salute sociale.