Nel corso della riunione del Comitato interministeriale per la programmazione economica, il ministro delle Infrastrutture ha dichiarato chiuso il modello concessionario precedente e la volontà di realizzare l’opera con solo denaro pubblico.
«Ho ringraziato il premier – evidenzia Musumeci – per aver mantenuto l’impegno con la Sicilia e riconfermato la volontà della Regione di sostenere l’opera con i 217 milioni già programmati e con la disponibilità ad aumentare lo stanziamento, se serve. La presa d’atto odierna è un passaggio utile a superare lo schema del Progetto di finanza, giudicato non sostenibile del ministero dell’Economia.
Ma adesso serve ancora uno sforzo: un accordo davvero definitivo con la società proprietaria del progetto, la cui cessione è subordinata a un arbitrato del quale non si conoscono i tempi e la formalizzazione della società di scopo tra Anas e Cas per la realizzazione del progetto e del cantiere».
Il governatore ha anche chiesto che la sede legale della nuova società pubblica possa essere la città di Ragusa e ha invitato il premier a portare alla seduta di settembre un crono-programma definitivo e assicurare tempi certi.
«La data del 5 settembre – conclude il presidente della Regione – è indispensabile per avere davvero contezza di quali e quante risorse metterà a disposizione lo Stato. Ringrazio anche il ministro dell’Economia Tria perché siamo a un passo da risolvere una questione che vede tutti uniti e sulla quale non vogliamo perdere altro tempo».
Alla riunione erano presenti anche l’assessore alle Infrastrutture Marco Falcone e il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì.