A Messina nel mese di dicembre 2023 si è registrata un decremento tendenziale del -0,7% e nessuna variazione congiunturale dell’indice dei prezzi al consumo.
Gli indici dei prezzi al consumo di dicembre 2023 sono stati elaborati tenendo conto di una progressiva riduzione della gravità dell’emergenza sanitaria causata dal Covid-19 e di riapertura di buona parte delle attività commerciali di offerta di beni e servizi di consumo. Pur rimanendo sopra la norma, il numero di mancate rilevazioni è quindi diminuito.
L’impianto dell’indagine sui prezzi al consumo, basato sull’utilizzo di una pluralità di canali per l’acquisizione dei dati, ha consentito di ridurre gli effetti negativi dell’elevato numero di mancate rilevazioni sulla qualità delle misurazioni della dinamica dei prezzi al consumo. Come ricordato nella nota metodologica dell’Istat, gli indici ai diversi livelli di aggregazione, sia nazionali che locali, che hanno avuto una quota di imputazioni superiore al 50% (in termini di prezzi mancanti e/o di peso), sono segnalati mediante l’utilizzo del flag “i” (dato imputato). Nella città di Messina nel mese di dicembre 2023 si registra un decremento tendenziale del -0,7% e nessuna variazione congiunturale dell’indice dei prezzi al consumo. Crescono tendenzialmente rispetto all’anno precedente prodotti alimentari e bevande analcoliche (+4,7%), bevande alcoliche e tabacchi (3,2%), abbigliamento e calzature (3,8%), mobili, articoli e servizi per la casa (+2,5%), servizi sanitari e spese per la salute (+0,7%), trasporti (+2,1%), ricreazione, spettacoli e cultura (+0,8%), istruzione (+0,9%), servizi ricettivi e ristorazione (+4,2%) e altri beni e servizi (+3,5%). Decrescono tendenzialmente rispetto all’anno precedente abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-24,8%) e comunicazioni (-1,6%). E’ quanto emerso nel corso della riunione della commissione comunale di controllo prezzi, presieduta dall’assessore con delega ai Servizi al Cittadino Massimiliano Minutoli.
La nota offre una sintetica analisi dei fattori che hanno contribuito a determinare le dinamiche di prezzo più marcate dei beni e servizi a rilevazione centralizzata nel mese di dicembre 2023:
Energia elettrica: nel mercato libero diminuiscono, a livello congiunturale, i prezzi dell’energia elettrica (-1,0%; -50,7% il tendenziale), mentre aumentano quelli del gas di città e gas naturale (+0,4%; -41,3% il tendenziale), risultando su livelli ampiamente inferiori rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel mercato tutelato diminuisce il prezzo del gas di città e gas naturale (-6,8%; -32,7% il tendenziale).
Servizi di trasporto: per quanto riguarda il trasporto si registra un incremento generalizzato dei prezzi, legato all’aumento dei flussi turistici per le festività natalizie. Nel trasporto aereo il maggiore aumento congiunturale interessa i voli nazionali (+33,9%; +18,8% il tendenziale), seguiti da quelli intercontinentali (+28,0%; -16,0% il tendenziale) e da quelli europei (+7,0%; -2,6%). L’aumento di prezzo nei voli europei e nazionali interessa sia il settore low cost che quello tradizionale. Nei voli intercontinentali l’aumento riguarda tutte le direttrici di traffico. Si registra, inoltre, un lieve aumento dei prezzi del trasporto marittimo (+0,2%; -3,3% il tendenziale), dovuto essenzialmente alle destinazioni verso l’interno, in particolare in direzione delle isole minori. Aumentano, infine, i trasporti ferroviari nazionali (+3,2%; +11,4% il tendenziale), a causa della minore disponibilità di offerte commerciali per i servizi di alta velocità, intercity e intercity notte.
Attività turistiche e ricreative: le festività natalizie hanno inciso anche sull’aumento dei prezzi delle attività turistiche e ricreative. In termini congiunturali, i pacchetti vacanza aumentano marcatamente a livello nazionale (+24,2%; +2,9% il tendenziale), risultando invece pressoché stabili a livello internazionale (+0,1%; +2,9% il tendenziale). L’aumento dei pacchetti vacanza nazionali dipende principalmente dalle destinazioni montane, per effetto dell’apertura della stagione sciistica, e dai pacchetti “benessere” finalizzati ai trattamenti di cura del corpo. Sempre in termini congiunturali aumentano gli agriturismi (+3,4%) e, in modo più marcato, gli impianti di risalita (+7,9%; +8,5% il tendenziale).
Cultura: si registra un aumento dei prezzi dei libri di narrativa (+7,0%; +4,6% il tendenziale), a fronte di una diminuzione di quelli del download di e-book (-2,6%; -5,1% il tendenziale). Aumentano, a livello congiunturale, i prezzi dei giornali a diffusione nazionale (+1,8%; +1,3% il tendenziale) e in misura più contenuta di quelli a diffusione locale (+0,6%; -0,3% il tendenziale); variazione in aumento anche per i periodici (+1,8%; +1,5% il tendenziale), imputabile oltre alla diversa distribuzione degli allegati, anche, in parte, ad aumenti di prezzo.