
Un convegno per ripercorrere la campagna suffragista, gli attori e i passaggi decisivi che hanno portato al voto alle donne. Mercoledì 5 marzo alle ore 15.30 presso l’Aula Magna del Rettorato (Via Ostiense, 133) e Giovedì 6 marzo alle ore 9.30 presso l’Aula Volpi del Dipartimento di Scienze della Formazione (Via del Castro Pretorio, 20)…
Roma – In Italia la guerra è ancora in corso quando con il decreto del 1° febbraio 1945, il Governo Bonomi estende il diritto di voto alle donne. Si trattò di un “un evento storico” capace di produrre un decisivo cambiamento anche sul piano simbolico e, per il quale, molte donne si erano impegnate per oltre mezzo secolo, scontando in tanti casi una pesante solitudine e la insensibilità del Parlamento. Alle soglie del Novecento, femministe di diversi orientamenti politici, decise a sostenere il diritto delle donne al suffragio, avevano promosso conferenze e dibattiti, petizioni, erano intervenute sulla stampa.
Il riconoscimento del suffragio, allora, se inquadrato nel lungo periodo, segna una svolta e imprime al nuovo progetto dell’Italia democratica un carattere inclusivo. Viene incrinata una concezione del diritto di cittadinanza quale territorio maschile fondato su un concetto di uguaglianza improntata sull’omologazione di genere; infrange il fondamento del contratto sociale: un patto fraterno, nonostante sia presentato quale neutro e desessualizzato. Un patto attraverso il quale si stabiliscono i compiti e le funzioni proprie delle donne e degli uomini e, secondo una partizione gerarchica, si definiscono i diritti e i doveri, dunque, i modelli di cittadinanza con la conseguente divisione sulla base del genere tra sfere di competenza che stabiliscono l’esclusione delle donne dalla sfera pubblica, secondo il principio del loro «naturale» compito di mogli e di madri e, in quanto tali, affidate alla dimensione privata.
In occasione dell’8 marzo del 2025, il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Roma Tre e il Dipartimento di Scienze Politiche e Internazionali dell’Università di Siena, con il Gruppo di Lavoro di Roma Tre per le attività connesse alla Public History e alle Public Memories e il patrocinio della SISSCO (Società Italiana per lo studio della storia contemporanea), promuovono il convegno Suffragio, donne, partiti. Profili e temi che si terrà mercoledì 5 marzo (a partire dalle ore 15.30 presso l’Aula Magna del Rettorato – Via Ostiense, 133) e giovedì 6 marzo (dalle ore 9:30 presso l’Aula Volpi del Dipartimento di Scienze della Formazione, Via del Castro Pretorio, 20).
L’intento è ripercorrere la campagna suffragista e i diversi passaggi, gli attori e le questioni che hanno caratterizzato il dibattito sul suffragio e per interrogarsi sulla elaborazione culturale e politica e sulle tematiche prevalenti nel dibattito di quella stagione, quali educazione e formazione, diritti umani e parità di genere, maternità, lavoro e professioni, famiglia. Da questo dibattito e dalle attività solidaristiche promosse dalle donne, finalizzate ad alleviare sofferenze e disagi di una popolazione duramente provata dalla guerra, emerge la definizione di un paradigma della cittadinanza democratica fondato sulla parità di genere e sulla valorizzazione delle specificità femminili.
Questo patrimonio di esperienze politiche e umane è ormai parte del dibattito scientifico ma merita altresì valutare l’impatto e la consapevolezza dell’opinione pubblica, da qui la scelta di analizzare sviluppi, increspature e lacune della memoria pubblica su suffragio e suffragiste.
“Roma Tre – ha dichiarato il Rettore, prof. Massimiliano Fiorucci – ha sempre considerato le tematiche legate alla condizione delle donne come centrali nel proprio operato: l’attenzione e l’impegno nella promozione di iniziative che possano contribuire a una riflessione critica sui temi della parità di genere, del diritto di cittadinanza e della valorizzazione del ruolo femminile nella società, vanno proprio in questa direzione. L’organizzazione di questo convegno rappresenta un ulteriore passo in questo cammino, in cui attraverso seminari, convegni e attività educative e formative, cerchiamo di rinnovare e approfondire il dialogo su temi fondamentali come la lotta per il diritto di voto, la costruzione di una cittadinanza democratica inclusiva e la promozione dei diritti delle donne in tutte le sue dimensioni. Il nostro impegno non è solo teorico, ma si traduce quotidianamente in azioni concrete, con l’obiettivo di stimolare una sempre maggiore consapevolezza storica, sociale e culturale, affinché le nuove generazioni possano continuare a costruire una società più giusta e paritaria.”