“Ho deciso di scendere in campo, perché non voglio arrendermi a una città che sta scomparendo”. Esordisce così Antonio Saitta, durante l’inaugurazione del suo comitato elettorale di piazza Cairoli a Messina. Insieme a lui il vicesindaco designato Maria Flavia Timbro.
“Messina – prosegue – è invece una città nella quale dobbiamo credere, dove le famiglie messinesi e i giovani devono avere il diritto, e non il favore, di avere ancora un futuro. Non è utopia, è voglia ed entusiasmo perché proprio nel momento più buio si possono ricreare occasioni forti di riscatto per fare risorgere la nostra città”.
Saitta poi spiega di non comprendere coloro che continuano a parlare del cosiddetto ‘modello Messina’: “Ma qual è questo modello? E’forse quello del trasformismo politico, delle investiture calate dall’alto o quello della polemica e della contrapposizione pura? La nostra proposta politica vuole essere diversa. Si baserà sul confronto con tutte le forze sociali, con le categorie produttive, gli ordini professionali, le associazioni e i cittadini stessi, che costituiscono le idee e la struttura di un territorio. Un programma il nostro – aggiunge – di rinascita civile e etica”.
E a chi insinua il ritardo con il quale il centrosinistra sarebbe arrivato alla scelta del candidato a Palazzo Zanca, Saitta risponde: “Non siamo affatto in ritardo, la nostra candidatura è nata con i tempi che il confronto richiede, nettamente diversi rispetto alle ‘investiture imposte’. Ho accettato questo ‘impegno per Messina, perché è la sintesi di una coalizione unita e compatta che, nell’ora dell’antipolitica dominante, ha puntato solo su di me e Maria Flavia. Direi l’esatto opposto di quanto sta avvenendo nel centrodestra”.
Nei prossimi giorni – osserva il candidato del centrosinistra – definiremo le liste e arricchiremo il nostro programma grazie al confronto con i cittadini e tutte le espressioni economiche, professionali e sociali della città. “Siamo fiduciosi, attorno a noi e sta nascendo grande entusiasmo e compattezza. Penso che nessun candidato è in grado di essere eletto al primo turno. Si andrà al ballottaggio e noi possiamo esserci”.
Maria Flavia Timbro, infine, ambisce a una città che guardi alla sua generazione, a quelle dopo e alle donne. “Per questo – spiega – ho accettato l ‘impegno per Messina’. In troppi ci hanno raccontato per anni che quelli della mia età saremmo stati il futuro; la mia presenza accanto ad Antonio significa che non siamo solo un futuro ipotetico, ma concretamente il presente”. Questo un modello che dimostra che esperienza e discontinuità non sono alternativi tra loro ma complementari per cercare il migliore governo di questa città. Oggi inauguriamo questa sede – conclude Timbro – ma già domani mattina saremo nuovamente per strada tra la gente”.