
Nell’estate 2025 via ai cantieri in Sicilia e Calabria per il Ponte sullo Stretto: l’approvazione del progetto è prevista in primavera, la realizzazione della grande opera d’Italia richiederà 7 anni e nel 2032 si dovrebbe viaggiare in 15 minuti da Reggio Calabria a Messina.
Queste le prospettive lanciate dal ministro Matteo Salvini durante il convegno “Le Infrastrutture della Provincia di Agrigento e il Ponte sullo Stretto di Messina: La Sicilia Porta d’Europa nel Mediterraneo” in collegamento da Napoli ieri – venerdì 21 marzo 2025 – con il Teatro Pirandello di Agrigento. Durante l’evento organizzato da Ordine Ingegneri Agrigento, Consulta Ordini Ingegneri Sicilia, Consiglio Nazionale degli Ingegneri e Fondazione dell’Ordine degli Ingegneri di Agrigento, con il patrocinio del MIT e dell’assessorato alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Siciliana, è intervenuto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Salvini per fare il punto sul ponte sullo Stretto e sul Piano Nazionale Aeroporti, che per Agrigento potrebbe rivelarsi una vera e propria svolta se – come prospettato – sarà realizzato l’aeroporto che servirebbe l’area sud-occidentale dell’Isola.
«Siamo in fase di chiusura – ha detto Matteo Salvini – se i numeri del business plan lo permetteranno l’aeroporto di Agrigento avrà la priorità e sarà inserito nel Piano Nazionale Aeroporti. La storia, il piano di sviluppo, l’ipotesi di crescita di un territorio come quello di Agrigento merita di essere considerato. La politica deve essere in grado di ascoltare, di trovare i soldi, di portare avanti delle leggi. Il 21 febbraio 2025 gli uffici del Ministero hanno concluso la prima istruttoria tecnico-economica sullo studio di fattibilità dell’aeroporto, esattamente un mese fa: stiamo andando avanti come promesso».
Poi il ministro sul Ponte sullo Stretto ha annunciato: «Mi faccio carico della posa della prima pietra, siamo nelle settimane decisive. Il mio obiettivo è partire entro l’estate di quest’anno con i cantieri accessori. Sarà la più grande Opera Pubblica in lavorazione in Europa. Porterà lavoro in Sicilia e in Calabria in due province ad alto tasso di disoccupazione come Messina e Reggio. Ridurrà inquinamento, traffico e code. I ponti non li disegnano i ministri ma gli ingegneri, il ruolo degli ingegneri e degli Amministratori locali è fondamentale, la tecnica accompagni la politica. La politica si divida sull’immigrazione e sulla giustizia, ma non sulle infrastrutture. È vero che in Sicilia ci sono da sistemare strade e acquedotti, però da cinquant’anni non lo hanno fatto, senza realizzare né l’aeroporto, né il ponte. Investire sulla Palermo-Agrigento-Catania-Messina non implica che non si possa investire sull’aeroporto di Agrigento o sul ponte sullo Stretto. La comunità scientifica, economica e sociale siciliana si faccia sentire, perché sono più rumorosi i pochi “no” ideologici».
«Il mio obiettivo è arrivare all’approvazione del progetto in questa primavera, poi l’avvio dei cantieri nell’estate 2025 – ha continuato Salvini – Per realizzare il ponte da 3,3 km, il più lungo al mondo, lavoreremo prima sul fronte siciliano e calabrese per i 20 km di strade e di ferrovie. Se oggi un treno merci per attraversare quello stretto ci mette 180 minuti, con il ponte lo stesso treno merci ci metterà 15 minuti. Cambia il business, l’economia, la competitività e la CO2 in meno nell’aria».
Poi il ministro ha fatto il punto sugli ultimi passaggi, «sono quelli in Consiglio dei Ministri, la comunicazione delle motivazioni a Bruxelles nella Commissione Europea, perché non solo Sicilia e Calabria, ma l’Italia intera ha bisogno di chiudere il corridoio Palermo, Reggio, Roma, Milano, Berlino, Helsinki. E poi si passerà all’approvazione del progetto definitivo con tutta la copertura stanziata. Gli ingegneri mi dicono che poi ci saranno 7 anni di lavorazione – ha concluso Salvini – il 2032 può essere un anno di rivoluzione per l’Italia».
«Il collegamento fra la Sicilia e l’Italia assegna a noi ingegneri un ruolo determinante per lo sviluppo infrastrutturale di questa grande opera – ha sottolineato Domenico Angelo Perrini, presidente Consiglio Nazionale degli Ingegneri – parlarne nel territorio della Valle dei Templi è fondamentale perché è una terra dal valore inestimabile, ma purtroppo difficile da raggiungere. Creare infrastrutture come l’aeroporto di Agrigento e il ponte sullo Stretto significa migliorare la vita di chi abita qui ma anche facilitare il flusso di chi visita e vuole investire in questi luoghi meravigliosi».
«Esiste una correlazione tra il livello infrastrutturale e lo sviluppo economico di una regione. La Sicilia – ha spiegato Fabio Corvo presidente della Consulta Ordini Ingegneri di Sicilia – si trova al di sotto della media nazionale in entrambi i campi, prendiamo atto del riammodernamento della rete ferroviaria in corso che però senza il collegamento stabile col resto dell’Italia potrebbe influire solo ed esclusivamente sulla mobilità interna». Il presidente della Consulta ha aggiunto «il ponte è una concreta opportunità di sviluppo ed è assolutamente fattibile, gli studi tecnici non pongono rischi correlati ai sismi e al vento, è l’unica chances che la Sicilia abbia mai avuto per diventare davvero la Porta d’Europa nel Mediterraneo».
I lavori del convegno – afferma Achille Furioso, presidente Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento – riservano risvolti importantissimi per il futuro della Sicilia. Ad Agrigento, crocevia per gli ingegneri di tutta Italia, per i protagonisti e i vertici istituzionali del Paese che si occupano di mobilità, abbiamo posto al centro del dibattito nazionale le opere pubbliche, come le strade, le ferrovie, l’aeroporto di Agrigento e il ponte sullo Stretto, aprendo un confronto sulle urgenze del Paese, della Sicilia e in particolare sull’area Sud Occidentale che da troppi anni soffre l’isolamento infrastrutturale. Nel confronto sull’aeroporto con il ministro Matteo Salvini, per accelerarne la realizzazione, abbiamo lanciato formule di finanziamento, finalizzazione e gestione dell’opera, come il project financing, già proposte nel 2021 all’attenzione del governo nazionale per la legge di bilancio a.s. 2448 art141-bis. Il professore Edoardo Cosenza, con uno studio particolarmente apprezzato per chiarezza non soltanto dai presidenti d’Italia presenti in platea, ha confermato che il ponte sullo Stretto non pone rischi sismici, né relativi al vento. L’onorevole Raffaele Stancanelli ha assicurato che proporrà al ministro Matteo Salvini di attenzionare il video divulgativo realizzato con gli enti intervenuti durante la tavola rotonda e condiviso durante i lavori del convegno, dalla quale emerge lo stato di avanzamento della Tangenziale Nord di Agrigento che contribuirà a ridurre notevolmente il congestionamento del traffico – ha concluso Furioso – Durante l’evento abbiamo assistito a momenti particolarmente emozionanti con Barbara Capucci e Alessio Vassallo che con la loro esibizione hanno ricordato il centenario dalla nascita di Andrea Camilleri».
«Tra gli interventi di potenziamento delle infrastrutture siciliane programmati da Rete Ferroviaria Italiana-RFI – aggiunge Domenico Armenio, presidente della Fondazione dell’Ordine degli Ingegneri di Agrigento – sul territorio siciliano è in attuazione l’inserimento delle due nuove fermate di San Michele e Fontanelle, nel tratto Aragona Caldare-Agrigento Bassa della linea Palermo-Agrigento-Porto Empedocle».
Hanno partecipato ai lavori moderati dal giornalista Gianluca Semprini: Edoardo Cosenza, coordinatore gruppo di lavoro “Ponte sullo Stretto di Messina” del CNI, Carlo Amenta, professore in Economia e gestione delle imprese Unipa, Pierluigi Di Palma presidente Enac, Dario Lo Bosco AD di Italfer, Giuseppe Di Miceli dirigente Dipartimento Infrastrutture e Mobilità e trasporti Regione Siciliana, che ha portato i saluti dell’assessore Alessandro Aricò, Elisa Vaccaro viceprefetto Vicario di Agrigento, Francesco Miccichè sindaco Comune di Agrigento, Domenico Armenio presidente Fondazione Ordine Ingegneri di Agrigento, Vincenza Gaziano vicepresidente Fondazione Agrigento 2025, Mimmo Di Carlo delegato del commissario straordinario Libero Consorzio Comunale Agrigento, Raffaele Celia responsabile Struttura territoriale Sicilia (ANAS), Raffaele Stancanelli deputato al Parlamento Europeo, Valerio Mele direttore tecnico Società Stretto di Messina, Matteo Mucci responsabile struttura “Sviluppo Infrastrutture Area Sud Ovest” RFI, Franco Calogero Fazio direttore generale CAS, On. Calogero Pisano per la Società Aeroporto Agrigento Valle dei Templi Spa, Filippo Napoli responsabile Progetto Aeroporto di Agrigento per conto del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, Costantino Pandolfi vicedirettore tecnico Enac. Durante il convegno nel Teatro Pirandello si è tenuta la Cerimonia di Premiazione del bando nazionale “Agrigento 2025 – 2045 – Visioni Letterarie e Infrastrutturali”, organizzato dall’Ordine locale che ha coinvolto gli studenti del triennio delle scuole secondarie di secondo grado e delle università italiane che ha premiato Chiara Peruga con una borsa di studio. Nel dibattito si è dato spazio alla cultura con la straordinaria partecipazione di Barbara Capucci e Alessio Vassallo per ricordare e celebrare la memoria di Andrea Camilleri nel centenario dalla sua nascita.
I lavori si sono conclusi con il saluto di Rodolfo Ziberna, sindaco della città di Gorizia Capitale Europea della Cultura 2025, in collegamento con Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025.