Coerentemente con i principi ispiratori della nostra associazione vogliamo affermare la necessità che la città di Messina si doti al più presto di strumenti urbanistici che rispettino e valorizzino le risorse naturali esistenti. Da tre anni Italia Nostra ha costituito un gruppo di lavoro a livello nazionale sul consumo di suolo per valutare e monitorare le iniziative di legge sul tema.
Riteniamo pertanto che si debba chiedere a tutte le amministrazioni comunali con strumenti urbanistici in itinere di prevedere l’arresto immediato del consumo di suolo. Come sezione messinese di Italia Nostra esprimiamo la nostra preoccupazione per l’attuale stato in cui la città versa in materia di pianificazione del territorio. Nel 2012 il Consiglio Comunale (con delibera 74/C) aveva dato mandato al Dipartimento Politiche del Territorio di predisporre un variante al vigente PRG (Piano Regolatore Generale) con cui stralciare il potere edificatorio dalle aree dichiarate a rischio dallo studio ENEA redatto dopo la tragedia di Giampilieri del 2009. Nell’ottica di una logica continuità amministrativa la precedente Amministrazione aveva dato seguito alla volontà politica precedentemente espressa facendo redigere la “Variante parziale di tutela Ambientale al PRG” che ha ricevuto indiscussi riconoscimenti da parte di enti e istituzioni di primaria rilevanza nazionale.
La presidente dell’Istituto Nazionale di Urbanistica (arch. Silvia Viviani) ha pubblicamente dichiarato, in occasione del convegno nazionale del 2017 (Milano, novembre 2017) e sulla stampa locale (Gazzetta del Sud, 16/12/2017), come il “caso Messina” rappresenti un esempio da seguire. La Società Italiana degli Urbanisti (SIU) in occasione del congresso nazionale (Roma, giugno 2017) ha invitato l’Amministrazione comunale allora in carica a presentare quel lavoro in occasione della sessione plenaria tenutasi alla presenza dell’allora Ministro De Vincenti. Inoltre, la struttura di Missione Casa Italia, incardinata presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha ritenuto di inserire la “Variante” come unico esempio nel settore urbanistico di buone pratiche per la mitigazione del rischio idrogeologico all’interno del suo primo rapporto (http://www.governo.it/sites/governo.it/files/Casa_Italia_RAPPORTO.pdf).
Considerato quindi che la Variante di tutela ambientale e lo schema di massima per il nuovo PRG sono ispirati a principi di tutela ambientale e di limitazione del consumo di suolo, riteniamo inammissibile che ancora oggi nessuna azione in materia Urbanistica sia stata intrapresa dall’attuale amministrazione – a un anno dal suo insediamento – per concludere l’iter di questi strumenti. Tale inerzia ha determinato il blocco imposto dalla Regione e il perdurare di situazioni di pericolo per i nostri territori, lasciando ulteriore spazio a possibili speculazioni. Chiediamo pertanto all’attuale Sindaco, al suo Assessore competente e soprattutto al Consiglio Comunale di esplicitare una volta per tutte le ragioni, che non abbiamo compreso, poste a fondamento delle suddetta condotta amministrativa e della contrarietà sin qui espressa nei confronti della “Variante di salvaguardia parziale di tutela”. Auspichiamo che tutti i soggetti competenti si adoperino, finalmente, per portare a compimento quelle iniziative già faticosamente avviate e finalizzate alla valorizzazione del nostro territorio e alla tutela dei suoi straordinari paesaggi.
Per Italia Nostra sezione di Messina – presidente Annalisa Raffa