«Tra le ragioni che hanno portato a scegliere il concept – dichiara Antonella Ferrara – c’è proprio l’urgenza, dettata dal momento storico in cui viviamo, di aprire un dialogo a più voci sul processo storico di una fondamentale conquista della civiltà, ossia il ribaltamento della libertà da prerogativa di alcuni ceti a status non più privilegiato, ma riconosciuto a ognuno fin dalla nascita sulla base dell’uguaglianza e fratellanza degli uomini. Un’aspirazione che continua ad essere segnata dai sacrifici eroici per perseguirla».
Il presidente della Regione Renato Schifani nell’annoverare Taobuk fra le manifestazioni più prestigiose nel panorama culturale ha sottolineato un aspetto cruciale del concept: “il tema delle libertà su cui ruota l’edizione 2023 è certamente impegnativo e di estrema attualità. Un diritto naturale secondo le moderne Costituzioni democratiche, come l’Italia, ma ancora un’utopia per milioni di cittadini di altre nazioni”.
“Il festival – ha detto l’assessore al Turismo Elvira Amata – rappresenta un’occasione privilegiata per accendere i riflettori sulla nostra Isola, regalando un palcoscenico culturale e artistico non solo nazionale, ma internazionale, capace di attrarre turisti, ricchezza e bellezza”.
“Taobuk – ha sottolineato l’assessore ai Beni culturali Francesco Scarpinato – è agorà di approfondita riflessione sui temi della nostra epoca, un input rilanciato alla platea globale da uno dei luoghi della cultura più prestigiosi del Paese”.
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