Gravi violazioni del bando, quiz ripetuti tra le varie sessioni, equalizzazione errata, banca dati diffusa nel web a beneficio di una parte di candidati: sono solo alcune delle irregolarità che hanno caratterizzato questa prima edizione dei Tolc, la nuova modalità di accesso a Medicina, Odontoiatria e Veterinaria.
A denunciare le irregolarità, oggi in conferenza stampa, trasmessa in diretta su Facebook, lo studio legale Leone-Fell & C. che da anni si occupa dei test d’accesso per Medicina e che negli anni ha permesso l’immatricolazione di oltre 4mila studenti, contestando un sistema fallace e non meritocratico. Nelle prossime ore sarà presentato un esposto in procura e un ricorso collettivo al Tar Lazio con il quale, tra le altre cose, verrà chiesto al Giudice amministrativo di esaminare il materiale probatorio in nostro possesso e, se lo riterrà opportuno, di trasmettere il fascicolo alla Procura della Repubblica di Roma per valutare la sussistenza di eventuali profili penali.
Mentre in passato il medesimo test veniva svolto da tutti, lo stesso giorno, in tutta Italia, ora i candidati possono prendere parte a ben due sessioni in un anno solare, in giorni differenti e spalmati in un arco temporale anche molto ampio, rispondendo a test differenti ma con domande ripetute da candidato a candidato, nei vari giorni e tra le varie sessioni.
“Questo – spiegano ancora i legali – ha permesso la creazione di una grande banca dati con un numero esorbitante di quiz effettivamente somministrati e su cui i più fortunati hanno potuto esercitarsi, imparando a memoria le risposte corrette. Abbiamo in nostro possesso – precisano – circa 100 testimonianze audio di persone che hanno ottenuto la banca dati direttamente dalle scuole di preparazione”.
Il sospetto che i quiz girassero già in rete era giunto anche al Cisia che nei mesi scorsi aveva tentato di arginare il fenomeno. Gli amministratori di alcuni gruppi telegram avevano annunciato l’ingresso di alcuni membri del Cisia, pubblicando lo scorso 17 luglio il seguente messaggio: “Oggi siamo stati contattati dal responsabile comunicazione del CISIA che ci ha segnalato di come su questo gruppo nella giornata di ieri, alcuni di voi si stavano organizzando, per condividersi le domande del TOLC-MED. Ci siamo presi qualche ora, per analizzare la chat, ed effettivamente è accaduto, tra le h.11.30 e le ore 13.30 di sabato 15/07/2023. (…) Nel gruppo sono e saranno presenti membri del CISIA, che monitoreranno, senza ruoli di moderazione ma mantenendo il loro ruolo terzo, la situazione”.
Poco dopo, il Cisia aveva pubblicato un comunicato smentendo l’esistenza di fuga di notizie. “Il nostro studio legale – spiegano ancora gli avvocati – è però entrato in possesso di ben tre file contenenti oltre 500 domande che si ripetevano in maniera identica e che conferma invece che da aprile, tali file, girano tra i vari gruppi, a vantaggio di alcuni e a danno di altri. Le nostre fonti, hanno confermato che la banca dati è stata fornita anche da alcune scuole di preparazione che pare abbiano mandato i propri docenti a svolgere il test ad aprile con il solo scopo di reperire i quiz. Questa cosa, a nostro avviso – continuano – è di una gravità inaudita”.
“Quello di quest’anno – spiegano i legali Francesco Leone, Simona Fell e Floriana Barbata, soci fondatori dello studio Leone-Fell & C. – è il peggior test in assoluto. Avevamo già preventivato che il nuovo sistema di ammissione tramite Tolc non avrebbe garantito né meritocrazia né tantomeno parità di accesso, ma non immaginavamo che le irregolarità partissero proprio dal mancato rispetto del bando”.
Il bando prevedeva infatti che l’equalizzazione doveva essere fatta in entrambe le sessioni, ma nella realtà dei fatti ciò non è avvenuto. Si legge nel Decreto ministeriale che «il punteggio ottenuto da ciascun candidato in ciascun periodo di erogazione dei test TOLC sarà equalizzato in base alla difficoltà della prova, in modo da garantire che i risultati conseguiti dai candidati, anche in momenti diversi, siano tra loro comparabili, ovvero sia garantita l’omogeneità delle prove somministrate e sia assicurato il medesimo grado di selettività tra tutti i partecipanti». In realtà ciò non è avvenuto: perché i coefficienti di difficoltà sono stati assegnati a ogni singolo quiz al termine della prima sessione e sono stati applicati anche ai quiz della seconda sessione, essendo di fatto gli stessi.
In altre parole, l’equalizzazione di aprile è stata trasposta anche ai quiz di luglio, che – lo ricordiamo – sono stati presi dalla medesima banca dati e quindi i candidati che hanno partecipato ai tolc di aprile si sono ritrovati a dover rispondere alle stesse domande anche ai tolc di luglio. Ma poiché la platea è potenzialmente differente, come lo è per ovvie ragioni la preparazione dei candidati, mantenere i medesimi valori di equalizzazione per i quesiti non garantisce affatto quella parità di trattamento per cui era stato pensato l’equalizzatore.
“Quale parità di trattamento, quale meritocrazia? Il test andrebbe annullato – concludono – perché la graduatoria che sarà pubblicata domani, 5 settembre, non assegnerà i posti ai migliori, ma solo ai più fortunati”.